Bellinzona: il Municipio presenta il primo mandato biennale 2023-25 con un aumento del contributo e prospetta un ritorno del pubblico prepandemia
Risulta positivo il primo bilancio dell’esercizio 2022-23 del Teatro Sociale e si prospettano ulteriori miglioramenti per la prossima stagione. Così fa intendere il Municipio nel proprio messaggio relativo al mandato di prestazione 2023-25 (quest’anno per la prima volta biennale rispetto ai precedenti annuali, mentre per il futuro si pensa a mandati pluriennali) tra la Città e l’ente autonomo Bellinzona Teatro. Ente che fin dal 2012 si occupa di gestire i teatri cittadini e di organizzare il programma di spettacoli, ma che per finanziare le sue attività deve far capo ai propri mezzi ricavati prevalentemente da incassi, sponsorizzazioni, donazioni e volontariato. A supporto riceve da parte della Città un contributo annuo stabilito appunto nel mandato di prestazione che dev’essere approvato dal Consiglio comunale.
Assieme al Lac di Lugano – sottolinea il Municipio nel messaggio – il Teatro Sociale rappresenta oggi uno degli unici due “teatri istituzionali in Ticino che hanno avviato delle attività di produzione e coproduzione, dando prova di una progettualità che si irradia anche sul piano nazione”. La missione portata avanti dall’ente è quella non solo di proporre spettacoli in lingua italiana ma anche di offrire proposte inedite che si collocano nel territorio culturale svizzero. A differenza dei teatri del passato, che ponevano l’accento esclusivamente sulla matrice italiana del nostro territorio, il Teatro Sociale si definisce come “teatro svizzero in lingua italiana”, mettendo così egualmente in rilievo l’appartenenza del Ticino e Grigioni italiano alla Svizzera. La stessa attenzione è posta nelle scelte del personale artistico e tecnico, quasi tutte operate all’interno dell’area nazionale, e nei confronti del pubblico, per il quale l’offerta non si limita a spettacoli su temi regionali ma include anche corsi di teatro per i ragazzi in collaborazione con il Giovane Teatro Grigioni e l’organizzazione di un trasporto in torpedone per chi proviene dalle Tre Valli (possibile grazie al contributo finanziario di dieci Comuni).
A dimostrare l’importanza del Teatro e della “credibilità acquisita nel contesto cantonale e nazionale”, annota ancora il Municipio, vi sono alcuni riconoscimenti ottenuti in questi ultimi anni. Nel 2019 è stato il primo teatro ticinese ad essere ammesso nell’Unione dei teatri svizzeri (Uts), nel 2024 ospiterà assieme al Lac l’Incontro del teatro svizzero, ovvero il festival annuale delle migliori produzioni nazionali istituito dall’Uts e dall’Ufficio federale della cultura, e infine la ballerina e coreografa ginevrina Marie-Caroline Hominal ha scelto di collaborare per il periodo 2022-25 proprio col Teatro Sociale, collaborazione che ha favorito un finanziamento da parte del Canton Ginevra, della Città di Ginevra e anche del Centro culturale svizzero di Parigi.
In tutto questo l’ente continua a fare del suo meglio per rinnovare l’offerta e rimanere al passo con gli interessi del pubblico. Tra i progetti avviati è considerato di primaria importanza il poter usufruire al più presto della sala dell’ex oratorio di Giubiasco, che permetterà di ospitare tutti quegli spettacoli “della scena indipendente” che non trovano una sede ideale nel Teatro Sociale. Inoltre, lo spazio potrà servire alle “compagnie in residenza nella fase di creazione degli spettacoli”. Più in generale, gli obiettivi prefissati per il periodo del nuovo mandato sono di mantenere, se non migliorare, la qualità e varietà del programma, confermare una regolare produzione di spettacoli e rafforzare il ruolo di partner solido per contribuire alla scena artistica del territorio. Tra le altre cose, l’ente sta allestendo una revisione integrale del proprio Statuto che comprenderà anche l’istituzione di una commissione scientifica richiesta dal Consiglio comunale.
Dal profilo finanziario la stagione 2022-23 si sta chiudendo con un bilancio in equilibrio tra costi e ricavi. Il preventivo era stato allestito con prudenza a causa delle “incertezze legate alle conseguenze a lungo termine della pandemia sul comportamento del pubblico”. In particolare, si fa riferimento all’aumento di consumo della cultura in casa. Sembra però che col passare del tempo gli spettatori stiano tornando a teatro, o almeno così sembrano suggerire i dati raccolti. Infatti, se nella scorsa stagione l’affluenza media era di 143 entrate a spettacolo, attualmente sino a fine aprile si è riscontrato un aumento di 57 spettatori medi per un totale di 200. Ancora non si è ristabilito completamente il fatturato ricavato dal noleggio della sala per eventi esterni rispetto ai livelli prepandemici, ma risulta comunque “sensibilmente superiore” se paragonato alla stagione 2021-22. A seguito di questi risultati così positivi, nel periodo del prossimo mandato si vorrebbe riprogrammare il Territori Festival.
In definitiva, ammonta a 578’084 franchi il contributo globale che il Municipio intende versare a Bellinzona Teatro per l’esercizio del 2023-24. Lo stesso sarà per la stagione successiva 2024-25. Una cifra maggiore rispetto ai 534’484 franchi del mandato precedente, che trova le sue principali ragioni nel rincaro degli stipendi al personale fisso e nell’estensione della retribuzione e oneri sociali del secondo tecnico di scena assunto quest’anno.