A Curio c’è ‘l’ombelico delle attività’ del chitarrista, che porta nel Malcantone la musica del mondo (ma non ha smesso di portare nel mondo la sua)
Titoliamo con Lucio Dalla, ma tutto è ambientato nel Malcantone. I frequentatori ci trovano qualcosa di berlinese o di newyorchese; di certo, ci trovano qualcosa di originale. E chi vi sta dietro lo chiama “il mio piccolo Lac del Malcantone”. La definizione è del giugno 2021, quando, su queste pagine, Sandro Schneebeli parlava della possibilità di “godere di concerti di ottima qualità senza necessariamente spostarsi a Lugano”. Due anni dopo, torniamo a parlare con lui del Salone Piazza Grande a Curio, ora che il luogo si è appuntato la coccarda dello Swiss Location Award, che coccarda non è, ma il senso è quello. «Avevamo ricevuto la nomination, e dal 13 giugno siamo entrati definitivamente nella lista delle location più belle di Svizzera, un bel riconoscimento a livello promozionale, chi lo avrebbe mai pensato…» dice Schneebeli che, in verità, per via di quei riferimenti metropolitani di cui abbiamo detto, un mezzo pensiero lo aveva fatto.
Il Salone Piazza Grande è il secondo capitolo dell’avventura del chitarrista – una delle eccellenze musicali di questa terra – nel mondo dell’organizzazione di concerti. Il primo si chiamava ‘Allocale’, era il suo spazio a Madonna del Piano, un atelier/studio di registrazione/luogo di musica dal vivo: «Cercavo uno spazio esterno per dedicarmi all’arte e l’avevo trovato lì. Ero diventato papà, c’erano troppi bimbi per casa, cosa bellissima ma anche fonte di distrazione. Il posto era fin troppo grande, così il proprietario lanciò l’idea di organizzare concerti, visti i tanti musicisti da me conosciuti in giro per il mondo». Per sette anni, nella modalità cena+concerto, il Circolo Allocale ha ospitato artisti da tutto il mondo; la formula si è trasferita pari pari a Curio: «C’era questa sala eventi gestita da una coppia di svizzero-tedeschi, che l’avevano acquistata 15 anni prima e ristrutturata. Venivano ai miei concerti, e mi hanno chiesto se fossi interessato a gestirla».
È così che il Salone Piazza Grande, l’antica osteria del Paese, punto d’incontro della gente del villaggio, è diventato punto d’incontro della musica; il Circolo Allocale è mutato in Associazione Piazza Grande – forte anche della collaborazione di Nicholas Gilliet, oggi direttore artistico del Jazz Cat Club – e il discorso di Schneebeli continua: «Metto insieme persone, artisti, e musiche di ogni genere, dal flamenco alla musica argentina, al jazz e al blues, anche quello più arcaico». Ma anche «la musica elettroacustica, la word music e la classica». È il caso di TicinoMusica, che qui ha portato le prove della sua annuale opera lirica. «Era importante per me aprirmi a tutti i generi e, da musicista, accogliere musicisti autentici in quello che fanno. In questo mio altro ruolo, il tecnicismo non è mai la mia attenzione primaria: lo è il portare autenticità e qualità in un piccolo villaggio nel quale vivere un’esperienza di ascolto, d’incontro e anche culinaria». E il culinario è da anni affare per Antonello Aiello (musica brasiliana? Ricetta brasiliana. Musica andalusa? Ricetta andalusa).
Per completezza d’informazione, il Salone Piazza Grande viaggia nella modalità dell’evento al mese, massimo due: «Il bacino di utenza è quello, il traffico non aiuta, ma siamo soddisfatti».
Sandro Schneebeli e Stella Cruz, il 24 giugno a JazzAscona
L’occasione dello Swiss Location Award è anche quella per presentare Stella Cruz, cantante zurighese dalle origini filippine, al fianco di Schneebeli per gli appuntamenti di JazzAscona (24 giugno), al LongLake Festival Lugano (7 luglio), alla Baita Arami di Gorduno (primo agosto), al Festival della Chitarra di Menaggio (26 agosto). «È la mia cantante preferita in Svizzera». Schneebeli sarà anche con The Roots Collective, sempre a JazzAscona, il 29 giugno, formazione con più Appignani (Andi all’Hammond, Amanda Rouger e India ai cori), Stefano Marinucci alla batteria, Mauro Fiero al basso e Rex Gregory al sax, portatori di una ricerca di brani caraibici non necessariamente popolari.
Dopo una lunga pausa di tre anni, complice anche la pandemia, tornano i ‘Suoni al buio’, l’esperienza sensoriale fondata nove anni fa: «Sarà con me Sara Calvanelli, fisarmonicista e cantante toscana che ha tanto collaborato con Daniele Finzi Pasca». Ci sarà anche Oliver Kühn, il Monsieur O. che – teatralmente, in quanto attore e regista – condurrà il pubblico in sala: a tutti gli effetti, un elemento in più. Il nuovo ‘Suoni al buio’ – in novembre a Lugano, Verscio e Ginevra, poi itinerante in altra Svizzera – riparte il 14 e 15 ottobre proprio dalla Piazza Grande di Curio, già “piccolo Lac del Malcantone”, ora anche «ombelico di tutte le mie attività artistiche» (also sprach Sandro Schneebeli).