Grigioni

San Bernardino: una valanga di ‘sì’ per il progetto Artioli

Con 351 voti favorevoli (il 75,5%) e 96 no la popolazione di Mesocco ha avallato la cessione dei terreni comunali Acuforta per 4,5 milioni

In giallo l’area Acuforta che il Comune cederà alla San Bernardino Swiss Alps Sa di Stefano Artioli
18 giugno 2023
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Se lo scorso 28 novembre titolavamo ‘Applausometro 7 su 10 per Artioli e i suoi progetti’ previsti all’ombra del Pizz Uccello con un investimento di 300 milioni, la stessa proporzione si è materializzata oggi nell’urna. Agli applausi attribuitigli durante la serata pubblica organizzata nella gremitissima sala spettacoli di Mesocco, col 75,5% di voti favorevoli segue adesso la conferma ufficiale: il progetto di Stefano Artioli per il rilancio infrastrutturale, turistico e residenziale di San Bernardino piace alla popolazione del Comune alto mesolcinese. Che con 351 sì, 96 no, 10 schede bianche e 8 nulle su un totale di 465 voti espressi (partecipazione al voto del 48,5%) ha avallato la decisione del Consiglio comunale, adottata all’unanimità l’11 maggio, di cedere alla San Bernardino Swiss Alps Sa due terreni di proprietà comunale in zona Acuforta, sopra la chiesa rotonda, per complessivi 14’500 metri quadrati e un valore di 4,5 milioni di franchi. La società dell’imprenditore ticinese vi realizzerà – come stabilito dal Masterplan turistico e in linea con la Legge edilizia e la pianificazione locale – una struttura alberghiera dotata di centro benessere aperto al pubblico. «Ma è solo uno dei tanti tasselli previsti nel più vasto progetto destinato a cambiare il volto del villaggio», evidenzia un raggiante «e fiducioso» sindaco Mattia Ciocco. Il quale, insieme al Municipio in carica da gennaio, sta mettendo a frutto l’importante lavoro di pianificazione fatto dalle precedenti amministrazioni. Tramite la ristrutturazione degli storici alberghi, nuovi aparthotel e residenze private, la riapertura dell'area sciistica di Confin, l’ampliamento dell’offerta sportiva in generale e la riattivazione dei servizi base, l’obiettivo è rendere caldi 1’500 posti letto e creare circa 400 posti di lavoro in inverno e 250 in estate, fra indeterminati e stagionali.

Gli appartamenti comunali saranno ricostruiti

Nel concreto, il diritto di compera per il comparto Acuforta sottostà a condizioni che la Swiss Alps Sa è chiamata a rispettare, ad esempio presentando entro fine 2024 un Piano d’area e una domanda di costruzione entro 12 mesi dalla sua approvazione comunale e cantonale per una struttura con almeno 400 posti letto di cui 200 dedicati all’albergheria classica, nonché almeno mille metri quadrati con spazi adibiti a bagni curativi, spa e benessere. Da notare che attualmente in una parte dell’area in questione vi sono edifici di proprietà comunale, con 27 appartamenti fra primari e secondari, che verranno demoliti: «Saranno sostituiti da nuove residenze a pigione moderata che il Comune, probabilmente tramite la costituzione di un’apposita fondazione, realizzerà sul sottostante terreno della parrocchia il cui acquisto è pure stato avallato un mese e mezzo fa dal nostro legislativo», indica il sindaco tranquillizzando quindi gli attuali inquilini.

Un po' di Confin forse già il prossimo inverno

Altro: sempre la Sa s'impegna a ristrutturare i vecchi alberghi che hanno fatto la storia del villaggio turistico e nel frattempo già acquisiti dalla Sa (in primis il Ravizza e il Brocco & Posta, poi anche Suisse, Central, Casa Pregassona e il complesso Pian Cales promosso dalla Avium Sa) per i quali il Municipio si accinge a rilasciare le licenze edilizie. Infine, la Sa è già all'opera per riattivare nell’inverno 2024/25 gli impianti sciistici di Confin acquisendo la Sbit Sa (San Bernardino impianti turistici Sa di proprietà della famiglia Ghezzi con la quale è già stato firmato il diritto di compera). Infrastrutture, queste ultime, ormai ferme da anni: Artioli vi sta già lavorando con le indispensabili revisioni nel tentativo – ma al momento nulla è dato per certo – di riaprirle il prossimo inverno, almeno quelle ancora recuperabili e utilizzabili, inclusi la stazione di partenza delle gondole e il ristorante in quota. Strutture sciistiche di cui è previsto entro qualche anno un importante rinnovo e potenziamento per circa 40 milioni di franchi facendo capo ad aiuti comunali, cantonali e regionali. Col benestare della Confederazione, Artioli intende realizzare nuove piste e seggiovie e un nuovo ristorante. Sempre in ambito sportivo Artioli nei mesi scorsi ha parlato della volontà di realizzare una piscina olimpionica, campi da padel e un campo da calcio adatto al ritiro di squadre.


Swiss Alps Sa
Il render dell’hotel Ravizza: così sarà una volta ristrutturato

A velocità ridotta in centro

«Tutto ciò – annota il sindaco – va di pari passo col progetto viario pensato insieme dal Comune e da Coira per la parte centrale del paese. Non vi sarà una pedonalizzazione, perché si tratta di una strada cantonale che rimarrà percorribile ai veicoli. Ma grazie a una pavimentazione pregiata e a un nuovo arredo, la velocità sarà ridotta a tutto vantaggio della vivibilità e della mobilità lenta. Diventando così più piazza rispetto a oggi, con un carattere maggiormente affine al turismo». Se ne sta occupando lo studio di architettura Baserga Mozzetti di Muralto che si era aggiudicato l’anno scorso il concorso comunale. A sua volta l’architetto Nicola Baserga fa parte della commissione comunale di accompagnamento che segue da vicino tutti i progetti di sviluppo pianificati. Sempre la società di Artioli ha infine già sottoscritto accordi con i proprietari dei terreni che accoglieranno due autorimesse nelle aree Mutti e Acuforta, pensate con 900 stalli totali per risolvere il noto problema della carenza di posteggi nei periodi di grande affluenza. Pure previsto un nuovo autosilo interrato nell’area Ustra.

‘Sempre pronti ad ascoltare’

«Un ottimo risultato che dimostra il vitale desiderio di rilancio per il villaggio di San Bernardino», sottolinea dal canto suo Niccolò Meroni, responsabile marketing di Swiss Alps Sa. La pressoché totale assenza di opposizioni alle domande di costruzione inoltrate per il rinnovo del centro, unito a questo voto popolare, «sono la dimostrazione di come il progetto soddisfi l’opinione dei votanti e prosegua sui giusti binari. Come sempre detto, siamo a disposizione di chi ha visioni differenti sul progetto e vogliamo ascoltare ogni posizione, in un’ottica costruttiva. Nelle prossime settimane annunceremo diverse novità, offrendo maggiori possibilità agli interessati di comprenderne l’entità e i dettagli».

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