Operazione combinata di polizia stamane in Lavizzara e a Cevio; sentiti tre uomini attivi in diverse Fondazioni e alcuni familiari di uno di essi
Cinque persone sono state prese in consegna dalla polizia e poi sottoposte a interrogatori, questa mattina fra la Lavizzara e Cevio.
L'intervento nel capoluogo distrettuale è avvenuto di primo mattino e ha interessato due singoli individui, un titolare e un direttore di due distinte aziende. Stando a informazioni raccolta dalla “Regione”, la polizia non avrebbe proceduto con dei veri e propri fermi, ma sulla base di ordini di comparizione consegnati brevi manu. Spetta poi al diretto interessato la decisione se seguire spontaneamente gli agenti.
Parallelamente, un terzo intervento di polizia sarebbe avvenuto, appunto, in Lavizzara, direttamente nell'abitazione di uno dei due uomini raggiunti a Cevio e avrebbe interessato alcuni suoi familiari.
La Magistratura, raggiunta dal nostro giornale, non rilascia informazioni limitandosi a confermare l'intervento combinato d'intesa con la polizia, aggiungendo che si tratta di “un'azione finalizzata a verificare l'esistenza di presupposti di reato”. Il sospetto, stando sempre a nostre informazioni, è che si stia parlando dell'eventualità di reati legati alla sfera patrimoniale.
Il legame fra le diverse persone interessate dai provvedimenti sarebbe da ricercare nell'intricato reticolo di Fondazioni e associazioni che si occupano di promozione territoriale in Alta Vallemaggia. In particolare, emerge la presenza di entrambi gli uomini raggiunti a Cevio in diversi gremi che, appunto, hanno come finalità la valorizzazione e lo sviluppo socio-economico della regione. Questo, naturalmente, anche e soprattutto tramite raccolte di fondi che non di rado consentono di acquisire notevoli somme.
Quanto ai familiari di uno dei due uomini, il coinvolgimento sarebbe legato allo svolgimento di alcune mansioni amministrative all'interno di uno o più degli enti di cui sopra.
Stando a un'ulteriore informazione giunta alla nostra redazione, almeno un'altra persona legata agli stessi ambienti sarebbe stata raggiunta dagli inquirenti al termine della giornata di lavoro per essere sentita.
Per tutti vige naturalmente, fino a prova contraria, la presunzione di innocenza.