Due anni dopo Julia Ducornau e a trenta da Jane Campion, il massimo riconoscimento va a una donna. A Kaurismäki il Premio della Giuria.
‘Anatomie d'une Chute’, thriller psicologico di Justine Triet, è Palma d'oro di Cannes 2023. A due anni da Julia Ducornau – vincitrice nel 2021 con ‘Titane’ – e a trenta da Jane Campion – prima donna a vincere a Cannes con ‘Lezioni di piano’ – il massimo riconoscimento va a una donna.
‘Perfect Days’ di Wim Wenders vince solo nella categoria ‘Miglior attore’. L'Italia resta a bocca asciutta: nessun premio per ‘Rapito’ di Marco Bellocchio, ‘Il Sol dell'avvenire’ di Nanni Moretti e ‘La Chimera’ di Alice Rohrwacher, coproduzione italo-franco-svizzera.
‘Anatomie d'une Chute’ è un thriller lungo due ore e mezza. Indagando su un suicidio/omicidio, la regista mette sotto la lente di ingrandimento una famiglia particolare, quella composta da Sandra (Sandra Hüller), scrittrice tedesca che vive insieme al marito, anche lui scrittore, Samuel (Samuel Theis) e al figlio adolescente non vedente Daniel, in un remoto chalet di montagna sulle Alpi francesi.
Questo il Palmares completo della 76esima edizione, con Ruben Ostlund presidente di giuria: