Cinema

Quartz 2025: ‘Reinas’ di Klaudia Reynicke è il miglior film

Migliore attrice è Laetitia Dosch per ‘Le procès du chien’, di cui è anche regista. Due i migliori attori: David Constantin e Dimitri Krebs

Da sinistra: Dimitri Krebs, Klaudia Reynicke e David Constantin
(Keystone)
21 marzo 2025
|

‘Reinas’ della svizzero-peruviana Klaudia Reynicke, che vive da tempo a Lugano, si è aggiudicato il Premio del cinema svizzero Quartz 2025 nella categoria Miglior film, nel corso della cerimonia tenutasi al Bâtiment des Forces Motrices di Ginevra. La pellicola, scartata dalla rosa dei 15 film candidati all’Oscar per il miglior film straniero, si riscatta così vincendo questo importante riconoscimento. Era nominata anche nella categoria Migliore sceneggiatura e Miglior sonoro (Carlos Ibañez Diaz e Riccardo Studer).

‘Reinas’, film ispirato alla vita della regista, è la storia di una madre che vuole partire da Lima alla volta degli Stati Uniti con le due figlie, lasciando il padre che non ha molto da offrire loro. Una decisione motivata dalla crisi economica, dai massicci disordini politici e dalla mancanza di prospettive per una vita migliore nel Perù degli anni 90. Si tratta del primo lungometraggio elvetico a essere stato presentato nel concorso internazionale del prestigioso Sundance Festival. Alla Berlinale si è aggiudicato il Grand Prix of the International Jury for the Best Film nella sezione Generation Kplus, senza dimenticare il Prix du Public del Locarno Film Festival.

Conferme e smentite

Il grande favorito ‘Der Spatz im Kamin’ di Ramon Zürcher, prodotto dal suo gemello Silvan, in testa alle nomination con sei candidature, si è aggiudicato due Quartz: uno nella categoria Migliore sceneggiatura e l’altro per il Miglior sonoro (Ramon Zürcher, Peter von Siebenthal, Balthasar Jucker).

‘Wir Eben’ di Simon Baumann ha vinto il Quartz per il Miglior documentario, ovvero la storia dell’ecologista Ruedi Baumann, 77 anni, e sua moglie, la socialista Stephanie Baumann, 73 anni, la prima coppia a sedere nel Consiglio nazionale negli anni 90. Il regista è il loro figlio. Nessun premio invece per il documentario ‘E.1027 - Eileen Gray and the House by the Sea’ di Christoph Schaub e Beatrice Minger, nominato in ben quattro categorie.

‘Sans voix’ di Samuel Patthey, ispirato alla sua paternità, è stato scelto come miglior film d’animazione. È la storia di un giovane che ama la musica techno e le droghe ricreative, finché lo sguardo di un bambino cambia la sua percezione del mondo. Il corto d’animazione si era aggiudicato il Pardino d’oro per il miglior cortometraggio al Locarno Film Festival lo scorso agosto.

A spuntarla come miglior cortometraggio ai Quartz è stato ‘Las novias del sur’ di Elena López Riera, già presentato alla Settimana Internazionale della Critica a Cannes. La regista svizzero-spagnola lascia che siano le donne in età matura a parlare del loro matrimonio, della loro prima volta e del loro rapporto con la sessualità. Pone la questione del proprio matrimonio e dell’assenza di figli.

Miglior attore, anzi due

Quest’anno il premio di miglior attore è andato, a pari merito (una rarità), al vallesano David Constantin che interpreta Bax in ‘Tschugger - Der Lätscht Fall’ dello stesso Constantin, Johannes Bachmann e Jelena Vujović, e allo zurighese Dimitri Krebs che è Ernst Schrämli in ‘Landesverräter’ di Michael Krummenacher. Il premio per la migliore attrice è andato a Laetitia Dosch per il film ‘Le procès du chien’, di cui è anche regista. La pellicola aveva festeggiato la sua prima mondiale lo scorso maggio al Festival di Cannes nella sezione ‘Un certain regard’. In questo suo primo lungometraggio, l’attrice e regista franco-svizzera interpreta l’avvocata Avril, che si trova a difendere nientemeno che un cane.

Un premio speciale, a sorpresa, è andato a Oliver Keller, stuntman con trascorsi a Hollywood: pensava di essere stato invitato alla cerimonia di premiazione solo per eseguire un’acrobazia... ATS/RED