Un nuovo percorso interattivo di 9 km intende far conoscere in maniera divertente il paesaggio e promuovere aziende del territorio
Sei tappe, una lunghezza di 9,2 chilometri, un dislivello di 682 metri per una durata di 3 ore e 30. Sono questi in sintesi i numeri del progetto Avventura-Ti, la nuova passeggiata interattiva sulla sponda destra della Città di Bellinzona, tra Gudo e Monte Carasso, che permette di godersi il paesaggio in maniera divertente. Ad ogni tappa c’è una piccola casetta in legno, ognuna contiene degli indizi per risolvere i giochi presenti sul foglio di gioco e poter ricevere dei buoni che possono essere utilizzati in punti vendita della regione che hanno aderito al progetto. I quiz da risolvere sono adatti anche ai bambini e tutti coloro che percorreranno il tracciato parteciperanno a un sorteggio che metterà in palio alcuni premi. «È un percorso adatto alle famiglie, per passare qualche ora divertente all’aria aperta tra i sentieri del territorio», afferma Ivan Guidotti, direttore dell’Ente Carasc che promuove l’iniziativa (per ora ancora poco conosciuta). Come indicato sull’ultima edizione della rivista ‘Bellinzona informa’, il percorso è nato dall’idea di una studentessa. Si tratta di una ragazza di Sementina che nei suoi studi in ambito turistico ha conseguito un lavoro di diploma su un progetto analogo presente in Svizzera interna. L’idea è stata presentata ai responsabili della Fondazione Curzùtt-San Barnard e poi condivisa con l’Ente Carasc. «Abbiamo subito trovato interessante questo progetto», riconosce Guidotti. «La bozza iniziale prevedeva delle tappe tra Monte Carasso e Sementina, noi abbiamo però pensato di allungare il percorso fino a Gudo, in primis per promuovere la Via delle vigne e poi per sgravare la teleferica che è sempre molto utilizzata grazie al successo del ponte tibetano». Il tracciato è lineare e si può percorrere tutto a piedi partendo da Gudo o da Monte Carasso. «È una parte un po’ meno conosciuta, perché la maggior parte delle persone si concentra nei pressi del ponte tibetano. Ma per noi è importante anche promuovere altre parti della sponda destra che sono altrettanto suggestive» in questo caso la Via delle vigne che si affaccia sulla collina tra Sementina e Gudo. Le sei tappe si trovano: alla chiesa di Santa Trinità di Monte Carasso, nel nucleo di Curzùtt, all’imbocco del ponte tibetano dalla parte della sponda di Sementina, a San Defendente, a Redonda (territorio di Gudo) e si arriva alla chiesa di Gudo (raggiungibile anche coi mezzi pubblici). Per partecipare ad Avventura-Ti bisogna innanzitutto acquistare il kit base all’Info point dell’Ente Carasc, situato all’ex casa comunale di Monte Carasso (al costo di 20 franchi); da aprile il kit potrà essere acquistato anche alla teleferica durante l’apertura dello sportello. Il contenuto del kit (che presenta anche una sorpresa) permetterà di aprire le casette in legno sul percorso.
Attualmente l’Ente Carasc sta sviluppando anche un’altra iniziativa per valorizzare ulteriormente il comparto. Si tratta del progetto “Lariss-Monti di Gordola”. «L’idea è di collegare integralmente la sponda destra da Gorduno a Gudo con un passaggio orizzontale a mezza montagna», spiega Guidotti. Lariss è una località in territorio di Gorduno, mentre i Monti di Gordola sono situati in territorio di Carasso.
L’Ente ha presentato domanda di costruzione per poter mettere mano al sentiero e recentemente ha ottenuto il via libera: «Quest’anno dovremmo riuscire a sistemare questo percorso in modo da poterlo proporre nel 2024», spiega. Il progetto implica la ricostruzione del sentiero di attraversamento della Valle di Gorduno, sentiero scomparso dalle cartine all’inizio degli anni 2000. Lungo la sponda destra il tracciato è esistente e ben posizionato, ma vi sono dei punti da sistemare parzialmente e mettere in sicurezza con piccoli interventi. Il percorso è molto ricco di testimonianze della recente storia rurale della zona, permetterà di ripercorrere il tracciato del vecchio acquedotto, con valenza storico culturale in un ambiente molto suggestivo con muri-viadotti, gallerie e pareti rocciose verticali fino al riale di Gorduno. Un percorso dalla valenza storica che l’Ente vorrebbe valorizzare posizionando anche alcuni pannelli informativi. «Grazie a questo nuovo sentiero, anche chi arriva a Castione in treno potrà raggiungere a piedi questa nuova via». L’obiettivo dell’Ente è valorizzare tutto il comparto e con questo tracciato tutta la sponda sarà maggiormente collegata.