Bellinzonese

Al ponte tibetano di Sementina finalmente wc e area picnic

Altre novità 2024: navetta ridotta in primavera e autunno, +15% affitto Ciossetto ed ex Convento, si pagherà la visita guidata alla chiesa di San Bernardo

Inaugurato nella primavera 2015
(Ti-Press)
8 novembre 2023
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A otto anni dall’inaugurazione, e considerato il costante successo caratterizzato da 70-100mila visitatori annui, ossia quanto i tre castelli di Bellinzona messi insieme, il ponte tibetano nella Valle di Sementina sarà presto arricchito di due nuovi ‘prodotti’ che vanno incontro alle esigenze di base. Una toilette e un’area picnic. Non cambia invece l’offerta e gestione dei parcheggi, visto che la situazione sembra essersi normalizzata. Ciò che rappresenta in sé una novità, visto che il tema dal 2015 suscita sovente discussioni.

L’aggiornamento è contenuto nel messaggio municipale sul mandato di prestazione 2024 (418mila franchi) tra la Città di Bellinzona e l’Ente autonomo Carasc incaricato di gestire e promuovere le varie iniziative e offerte presenti nella montagna di sponda destra da Gorduno a Gudo. Emerge che il prossimo maggio verranno terminati i lavori promossi dalla Fondazione San Defendente e dal Patriziato di Sementina, cui è stata rilasciata la licenza edilizia, volti a recuperare e aprire al pubblico due rustici oggi parzialmente diroccati, presenti in prossimità del ponte tibetano, allo scopo di realizzare dei servizi igienici e un’area di ristoro in un punto cruciale dei vari percorsi pedestri. L’ente autonomo dal canto si assumerà l’onere di manutenzione ordinaria dei rustici ristrutturati riconoscendone l’utilità e l’organicità nell’offerta turistica.

Ente che ha anche deciso, in accordo col Consiglio parrocchiale di Monte Carasso, proprietario della chiesa di San Bernardo dove transitano annualmente 12mila persone, di tramutare da gratuita a pagamento (“prezzo modico”) la visita guidata all’edificio religioso. Per due motivi: l’onere relativo alla presenza di una collaboratrice addetta all’accompagnamento è oggi a carico dell’ente medesimo e la necessità di recuperare l’importo annuo di 30’000 franchi che verrà perso a seguito della decisione della Fondazione Adelina di disdire il mandato di amministrazione immobili e gestione proprietà.

Pazientare per la Valle di Gorduno

Sempre alla voce novità, bisognerà pazientare ancora un po’ per vedere riattivato il sentiero che a una quota di 500 metri attraversa la Valle di Gorduno collegando Lariss e Monti di Gordola. La domanda di costruzione attende infatti ancora il preavviso cantonale. Il pregio principale di questo sentiero, oltre al fatto di percorrere la condotta del vecchio acquedotto della capitale ticinese, è quello di completare il collegamento di tutto il territorio della sponda destra da Gorduno a Gudo. È invece accessibile da inizio anno il percorso interattivo denominato AvventuraTi, che si estende da Gudo a Monte Carasso passando per la Via delle vigne, il ponte tibetano e il nucleo di Curzútt. Partecipando ad AvventuraTi, particolarmente attrattivo per famiglie e/o scolaresche, si ha la possibilità di riscuotere dei buoni da poter utilizzare nelle varie aziende partner situate sul territorio.

Parcheggio: la situazione

Quindi i posteggi: il Consiglio direttivo dell’ente ha deciso di non inserire nessuna posta a preventivo. Gli approfondimenti hanno riguardato la possibilità di implementare una barriera al centro Ciossetto (dove oggi si può posteggiare gratis fino a un massimo di quattro ore con disco blu) con l’obiettivo d’incassare il costo del biglietto. La rinuncia – si legge nel messaggio municipale – è dettata principalmente dall’investimento che supererebbe i 100’000 franchi. “Inoltre è stato notato con grande soddisfazione che durante questa stagione turistica gli stalli (ndr: la maggior parte a pagamento, altri in zona blu con disco orario) presenti nei paraggi della zona monumentale di Monte Carasso e quelli situati nelle vicinanze della teleferica risultavano molto meno sollecitati rispetto al passato”. Infatti “non sono giunte reclamazioni né dalla popolazione, né dai proprietari degli esercizi pubblici o commerciali presenti nelle vicinanze”. Oltre al Ciossetto citiamo anche il campo sportivo di Sementina (parcheggio gratuito), il posteggio Tatti di Bellinzona (a pagamento) e il prato di Monte Carasso (gratuito e riservato ai soli frequentatori del ponte, ma non di rado occupato anche da altri conducenti nonostante il divieto). Area, quest’ultima, mai digerita dai residenti della zona generando a tratti un intenso via-vai di veicoli. L’ente intende comunque chiedere agli organizzatori del prossimo Seminario internazionale di progettazione di tematizzare l’argomento, in cerca di possibili soluzioni da affiancare alle varie aree presenti.


Foto laRegione
Il parcheggio provvisorio-stabile di Monte Carasso

Meno posteggi occupati in centro paese e anche bus navetta meno sollecitato. Ciò che implicherà una riduzione dell’offerta. “Da un paio d’anni la richiesta d’utilizzo è stagnante e a consuntivo si nota che diventa più difficile coprire i costi preventivati”, scrive infatti l’ente autonomo. La volontà rimane comunque quella di garantire di principio un’offerta completa assicurando anche il trasporto verso l’alpe Arami a Gorduno. Tuttavia “al fine di diminuire gli oneri, in primavera e autunno i trasporti verranno organizzati solo su richiesta di gruppi o nel finesettimana”. Viene poi ricordato che il trasporto è stato creato per supportare e in parte sopperire ai momenti in cui l’esercizio della teleferica è sovraccarico e gli utenti che vogliono recarsi sulla montagna non avrebbero alternative, se non i loro piedi. E siccome tutto aumenta (sic!), a crescere del 15% saranno anche la tasse d’affitto del centro Ciossetto e della sala dell’ex Convento, molto ambite da associazioni e privati.

Convenzione da rivedere

Infine si prospetta una modifica della Convenzione Carasc sottoscritta 15 anni fa tra l’allora Comune di Monte Carasso, il Patriziato e la Fondazione Curzútt-San Barnárd, avente per oggetto la teleferica di Mornera ma anche altre questioni relative alla gestione del territorio. In questo senso è stata inviata alle parti interessate una disdetta cautelativa della convenzione con effetto 31 dicembre 2024, ed incaricato il Consiglio direttivo dell’ente autonomo di avviare l’iter per la sottoscrizione di un nuovo accordo così da sistemare una situazione di governance non più confacente, i flussi finanziari e le relative competenze.