Il 30° Seminario di architettura a Monte Carasso approfondisce i collegamenti tra i quartieri e il parco fluviale
Giunge alla sua trentesima edizione il Seminario internazionale di progettazione Monte Carasso. Lo storico incontro per giovani architetti in formazione provenienti da tutta Europa è stato inaugurato nel 1994 ed è dedicato alla discussione delle strategie di pianificazione del territorio che l’architetto Luigi Snozzi ha applicato a partire dal 1979 nell'ex Comune di sponda destra diventato quartiere di Bellinzona nel 2017. Anche quest’anno, come ormai di consueto dal 2013, il tema delle lezioni rimane nell’ambito dell’aggregazione, ma questa volta la lente di ingrandimento è posizionata sulla sponda destra del fiume Ticino, più precisamente sul territorio compreso tra Gorduno e Sementina. La sfida proposta è quella di ripensare i collegamenti tra le zone abitate e il parco fluviale, così da riunirle attraverso di esso alla sponda sinistra. Viene così proposta una riflessione supplementare alla recente costruzione di passerelle ciclo-pedonali, che andrebbe a ricercare dei passaggi spaziali e naturali. Un compito arduo, ma che – come sottolinea il vicepresidente dell’associazione che gestisce il seminario Giacomo Guidotti – «non è impossibile vista la presenza di spazi verdi». Nelle cinque lezioni già cominciate il 10 luglio e che si concluderanno il 17 si stanno toccando alcuni argomenti specifici: le conseguenze dell’ampliamento dei collegamenti stradali sul territorio, gli aspetti giuridici da considerare nel processo creativo di un progetto urbanistico, l’architettura quotidiana più durevole e meno spettacolare, il metodo dell’immaginazione contestuale (che intende unire la memoria del luogo con l’immaginazione personale dell’architetto) e le nozioni di concetto e tempo nei processi di pianificazione urbana.
Quest’anno i seminaristi iscritti sono 34, un numero maggiore rispetto alle scorse edizioni che trova le sue motivazioni sia nel riconoscimento dei crediti formativi in diverse scuole sia per la diminuzione della tassa di iscrizione. Si tratta però di studenti quasi esclusivamente svizzeri che provengono dalle università di Ginevra e Friburgo, dalla Supsi e dall’Accademia di architettura di Mendrisio. Fanno eccezione sei ragazzi francesi. Inoltre, già da alcune edizioni il seminario ha aperto le porte anche al pubblico interessato a seguire le discussioni. Per facilitare la possibilità di partecipare a chi lavora, da quest'anno tutti gli incontri sono stati fissati alle 18.30. A conclusione del Seminario il 20 luglio alle 21.30 si terrà l'abituale conferenza in piazza, che ospiterà l'architetto Andrea Bassi per parlare dell’influenza delle abitazioni collettive sull’identità della città.