Il fulcro della quinta tappa di ampliamento del Centro sportivo di Tenero costerà oltre 100 milioni di franchi e sarà consegnato nel 2027
Ci sono date che rimangono scolpite nella linea della storia. Lungo quella del Centro sportivo nazionale per la gioventù di Tenero, una data sicuramente importante è quella di giovedì 23 marzo 2023: il giorno in cui l’Ufficio federale delle costruzioni e della logistica ha dato il suo “ok” definitivo all’avvio del cantiere per la realizzazione del progetto “Rimini” per il Centro natatorio. Senza nascondere la sua grande soddisfazione – e anche una buona dose di sollievo – lo conferma Bixio Caprara, direttore del Cst.
Lo fa ricordando gli antefatti: «Un aggiornamento del preventivo sull’intero investimento era necessario alla luce dell’aumento dei prezzi delle materie prime e della situazione inflazionistica. Si era così generato questo momento di analisi e di verifica delle offerte, importante per capire se si potesse confermare il progetto nella sua totalità. La risposta è che il rincaro rientra nel contesto inflazionistico, quindi nullaosta a procedere come previsto. In sostanza sappiamo che l’investimento supererà i 100 milioni di franchi, ma si mantiene entro i limiti tollerabili affinché si possa effettuare».
Ergo, a settembre partirà il cantiere della prima fase, che rappresenta il “grosso” di tutta l’operazione perché concerne la parte “indoor”, nettamente preponderante nel complesso. Il cantiere durerà non meno di 4 anni, ma darà alla luce un Centro natatorio avanguardistico e capace di soddisfare le crescenti necessità tecniche e logistiche del settore. «Parliamo – spiega Caprara – di una piscina olimpica di 50 metri per 25 con fondo mobile, profonda 3 metri e in linea quindi con le esigenze di discipline come il nuoto sincronizzato e la pallanuoto. In più, verrà realizzata una vasca di 25 per 20 metri per i tuffi, programma completo, dotata di piattaforma fino a 10 metri di altezza».
Caratteristica architettonica significativa della vasca olimpica saranno le due grandi pareti laterali apribili durante la bella stagione. Oltre a questo, aggiunge il direttore del Cst, «ci saranno naturalmente gli spogliatoi, una sala pesi specifica per le esigenze del Centro nazionale di Swiss Swimming (in cui si allena Noè Ponti) e una sorta di “canale” speciale per gli allenamenti; il concetto è quello del “tapis roulant”, ma in acqua. In questo canale potrà essere regolata la corrente contraria, in maniera tale da fissare la velocità equivalente alla prestazione che l’atleta vuole ottenere».
Il progetto prevede inoltre l’eliminazione delle tre piscine attuali: l’olimpica, la vasca tuffi e quella per non nuotatori. Saranno rimpiazzate, all’esterno, da una seconda vasca olimpica di 50 per 25 metri con trampolino per i “freestyler”, nell’ambito del loro Centro nazionale che avrà la sua appendice invernale ad Airolo, dove è previsto un nuovo impianto. La tappa riguardante la sistemazione esterna – che nel computo vale circa il 20% dell’investimento complessivo – prenderà avvio nel ’27 e durerà un paio d’anni.
Intanto, un’altra data importante è imminente: quella di sabato 22 aprile, giorno dedicato (dalle 10 alle 16) alle porte aperte di messa in esercizio della quarta tappa di ampliamento del Cst. Ma non solo. Infatti, oltre alla visita del nuovo stabile Brere, sono in programma dimostrazioni sportive e le porte aperte alla Scuola professionale per sportivi d’élite (oltre a un “pasta party” nella nuova mensa).
Va ricordato che i lavori della quarta tappa di ampliamento erano ricominciati nell’estate del 2020, dopo la pausa forzata dovuta al “lockdown”. A tre anni da allora, su quella che era l’ampia distesa sabbiosa a sud del comparto è spuntato appunto il nuovo stabile Brere (oltre al parcheggio ampliato), una sorta di gemello del prospiciente stabile Gottardo. Il Brere ospita una mensa da 400 posti a sedere, una nuova palestra, l’auditorio, aule di teoria e la nuova sede amministrativa.
Tornando al Centro natatorio appena definitivamente “benedetto” da Berna, la sua realizzazione rientra nella quinta tappa di ampliamento del Cst. Questo ulteriore passo ha già portato a grossi cambiamenti nella zona a nord del Centro sportivo. Oltre allo spostamento di via Naviglio, già completato, è in corso di realizzazione un nuovo ostello. Questo primo edificio andrà a rimpiazzare l’ostello originario del Cst, la cosiddetta “casa gialla”, risalente ai primi anni 20 del secolo scorso e ancora in uso (ma il suo destino è la demolizione causa insanabili problemi statici). Sempre a nord vi è pure l’intenzione di sistemare i campi in erba acquistati nel ’97. Si prevede di realizzare due ulteriori campi da calcio, utilizzabili all’occorrenza anche per il rugby; senza dimenticare le installazioni per il baseball e una zona lanci per l’atletica.