Mentre il giovane nuotatore Ponti si distingue agli Europei assoluti di Budapest, il governo federale promuove il messaggio (anche) per il centro natatorio al Cst
Nel giorno in cui da un dorato bocciolo spunta un fiore sgargiante, un robusto alberello viene messo a dimora. È una coincidenza assolutamente fortuita, quella che nel suo “cuore” vede il Centro sportivo nazionale di Tenero. Ma va sottolineata poiché fortemente simbolica.
Il bocciolo, ormai in fiore, è Noè Ponti, giovane e talentuoso nuotatore locarnese che oggi gareggia la sua prima finale assoluta (i 200 metri delfino) ai suoi primi Campionati europei con i “grandi”. In contemporanea, viene piantumato l'alberello che promette per altro una foltissima chioma: la fetta di credito d'impegno chiesta al Parlamento dal Consiglio federale, riguardante circa 104 milioni di franchi per opere previste al Centro sportivo di Tenero, dei quali circa 92 per la costruzione del nuovo e futuristico centro natatorio. «L'aspetto simbolico non è voluto ma molto interessante – dice alla “Regione” Bixio Caprara, direttore del Cst –: sportivamente parlando, Noè Ponti è cresciuto al Centro sportivo. Vederlo distinguersi agli Europei assoluti è motivo di grande piacere e orgoglio. Lo stesso, nel contesto dell'atletica, vale del resto per Ajla Del Ponte, che proprio al Cst si è allenata con grande costanza in tempi di Covid e restrizioni varie, e ha poi ottenuto gli straordinari risultati che tutti conosciamo».
Caprara rileva che «va sempre fatta la distinzione fra sport di prestazione e promozione dello sport di base, la quale rappresenta l'80% dell'attività al Centro sportivo. Comunque, il fatto che arrivino poi risultati del genere sottolinea come le due cose siano strettamente legate, perchè se non c'è una non può esserci l'altra. È una interazione molto sinergica e molto virtuosa».
Al centro della notizia c'è oggi dunque uno “step” fondamentale per l'ulteriore sviluppo del Cst. Nel nuovo centro natatorio confluiranno nuoto, nuoto sincronizzato, pallanuoto e tuffi con piscine interna olimpica e per i tuffi, ed esterna per il nuoto. Precisa Caprara che «il progetto si è nel tempo sviluppato e perfezionato, fino al punto di essere pronto per entrare nel messaggio del Consiglio federale per il Parlamento, che dovrebbe poter decidere entro la fine dell'anno. Parliamo di una tappa sicuramente importante, che al Cst porta grande soddisfazione. E non solo per quanto riguarda l'infrastruttura natatoria, ma anche per il secondo tema sul piatto: il rifacimento del primo ostello, per cui la Confederazione è intenzionata a spendere 12 milioni di franchi. Il fatto che il governo approvi ben 104 milioni per Tenero è senza alcun dubbio un ottimo segnale».
La tempistica suggerisce scadenze pressoché immediate: per quanto riguarda l'ostello, l'inizio del cantiere è previsto all'inizio del 2022, per raggiungere la messa in esercizio nell'estate del 2024. Quanto al centro natatorio, sarà realizzato a partire dal 2023, in due fasi: la prima, riguardante la piscina coperta, fra il 2023 e il 2026, mentre la seconda, con la vasca esterna, fra il 2026 e il 2028. Senza dimenticare che è attualmente in pieno svolgimento la quarta tappa di ampliamento del Centro sportivo, con il nuovo stabile con mensa da 400 posti a sedere, la nuova palestra, un auditorio, aule di teoria e una parte amministrativa, per una situazione che determinerà la nuova entrata – a sud – al Cst. Tutto ciò entrerà in funzione nell'inverno fra il 2022 e il 2023.
Contestualmente alla quinta tappa, molto cambierà nella zona di via Naviglio, che sarà spostata rispetto alla situazione attuale: sfruttando un'ulteriore superficie di 10mila metri quadrati, accanto alla già esistente “casa ospiti” verrà realizzato il primo di tre nuovi ostelli. Sempre a nord, dovranno inoltre essere sistemati i campi in erba situati a sinistra scendendo dal cavalcavia sulla direttissima. La previsione, apportando accorgimenti sostanziali come drenaggi, irrigazione e illuminazione, è ricavarne due campi da calcio che all'occorrenza potranno diventare un campo da rugby. E ci sarà spazio anche per il baseball (con due installazioni) e l'atletica (con una zona lanci), mantenendo il tiro con l'arco in zona periferica.