Novità in Ticino: dopo tre anni di test, il governo ha autorizzato la pesca invernale nello specchio d’acqua leventinese situato a quota 2’255 metri
Per gli appassionati di amo, lenza e trote la novità quest’anno, anzi quest’inverno, si situa a quota 2’255 metri sul livello del mare. Una prima a livello ticinese. Da oggi e sino alla fine della stagione invernale corrente, e anche per le due successive, ad accogliere i ‘pescatori su ghiaccio’ è il laghetto alpino di Carì su iniziativa della Federazione ticinese per l’acquicoltura e la pesca (Ftap) in collaborazione con la Nuova Carì società di gestione Sagl che si occupa principalmente di far funzionare la stazione turistica leventinese, preparare le piste per lo sci e le ciaspole, eseguire la manutenzione delle seggiovie. Da questa mattina c’è un compito in più per il team sotto la responsabilità di Amos Fasoletti che ha presentato l’iniziativa insieme a Claudio Jelmoni (membro di comitato della Ftap), Juri Clericetti (direttore Otr Bellinzonese e Alto Ticino) e Danilo Foresti dell’Ufficio cantonale caccia e pesca.
L’idea ha impiegato tre anni per giungere a maturazione. Nell’ottobre 2019 la Ftap aveva proposto, in occasione della commissione consultiva sulla pesca, un’entrata in materia per la pesca sul ghiaccio nei mesi invernali. Inizialmente oltre a Carì erano stati considerati come possibili destinazioni anche altri tre laghetti alpini, ossia Tremorgio sempre in Leventina, e Robiei e Naret nell’alta Valmaggia. Durante gli ultimi sono quindi stati organizzati numerosi incontri e sperimentazioni pratiche. Finché lo scorso 7 dicembre il Consiglio di Stato ha firmato l’autorizzazione per la pratica Carì durante gli inverni 2022/23, 23/24 e 24/25. Per disciplinare l’attività è in vigore una convenzione tra Ufficio caccia e pesca e Nuova Cari società di gestione Sagl.
Se alle nostre latitudini tutto ciò rappresenta una novità, non lo è Oltralpe essendo la pesca su ghiaccio già da alcuni anni promossa da Svizzera Turismo e organizzata per esempio a Oeschinensee nel Cantone Berna, a Sils nei Grigioni e a Melchsee-Frutt in Obvaldo. L’esercizio di questo tipo di attività consente a Nuova Carì di diversificare ulteriormente la propria offerta, mentre la sua esecuzione in un comparto già interessato da attività invernali e impianti di risalita permette di evitare disturbi aggiuntivi alla fauna e all’ambiente naturale nel periodo invernale.
La Nuova Carì è responsabile della sicurezza per i percorsi di accesso e per la superficie del laghetto, rispettivamente per il rischio valanghe e per la stabilità del ghiaccio galleggiante. Il suo spessore viene infatti controllato a intervalli regolari dal personale della stazione sciistica e attualmente per poter esercitare l’attività in sicurezza è stato definito uno spessore minimo di 30 centimetri, tre volte tanto quello minimo comunemente accettato (10 cm) per svolgere attività in sicurezza sul ghiaccio.
Nel laghetto verranno regolarmente immessi esemplari di trota iridea (arcobaleno) e trota fario con taglia minima di 24 cm provenienti dallo stabilimento di piscicoltura di Lavorgo, di proprietà della società di pesca La Leventinese. I pescatori devono essere in possesso del permesso di breve durata (patente), rilasciato da Nuova Carì su mandato dell’Ufficio caccia e pesca. L’età minima per l’ottenimento del permesso è di 14 anni. Sotto quell’età, i più giovani devono obbligatoriamente venire accompagnati da un adulto in possesso del permesso di pesca sul ghiaccio. Tutti i minorenni devono inoltre disporre dell’autorizzazione dell’autorità parentale.
Sulla superficie di ghiaccio sono autorizzati al massimo otto pescatori contemporaneamente (i minori di 14 anni accompagnati da un adulto non vengono conteggiati in questo contingente). Perciò la riservazione è obbligatoria e va effettuata preferibilmente tramite il sito cari.swiss o tramite email a info@cari.swiss con almeno 48 ore di anticipo, indicando numero e nominativi dei pescatori e se vi è la necessità di noleggiare attrezzatura da pesca e/o da escursionismo (racchette da neve e bastoni).
La pesca è autorizzata dalle 10 alle 14 unicamente nei giorni in cui gli impianti di risalita sono in funzione. Per poter garantire la sicurezza delle operazioni con i battipista, la risalita e/o la discesa autonome con pelli di foca, racchette o sci sono permesse unicamente durante gli orari di attività degli impianti di risalita, ossia dalle 9 alle 16. I pescatori sono tenuti a ritirare il permesso di breve durata rivolgendosi alle casse degli impianti di risalita aperte dalle 9.
I pescatori sono tenuti a segnare sul permesso di breve durata le catture effettuate. Il permesso va riconsegnato alle casse degli impianti di risalita entro le 16. Ogni persona in possesso del permesso di breve durata può catturare al massimo cinque trote lunghe almeno 24 cm. Al raggiungimento delle cinque catture, il pescatore deve interrompere la pesca.
È stata fissata una tassa di 40 franchi. Nel prezzo sono compresi il permesso di breve durata (patente) e il noleggio giornaliero di trivella e colino da ghiaccio (normalmente un set per ogni due pescatori). Andata/ritorno in seggiovia secondo le tariffe della stazione sciistica, ossia ragazzi 7 franchi, giovani e Avs 8, adulti 10 e gratuito per i possessori della Ski Card Leventina. Noleggio attrezzatura da pesca 20 franchi per canna con mulinello, amo ed esche. Noleggio racchette da neve 10 franchi e noleggio bastoni 5. Per il noleggio dell’attrezzatura è richiesto il deposito di un documento d’identità a titolo di caparra.