Uomo sulla settantina alla sbarra accusato di vari reati contro l’integrità sessuale
Deve rispondere di più capi d’accusa inerenti alla sfera sessuale l’uomo sulla settantina da questa mattina alla sbarra di fronte alla Corte delle Assise criminali presieduta dal giudice Mauro Ermani.
Secondo l’accusa, rappresentata dal procuratore pubblico Moreno Capella, l’imputato ha ripetutamente filmato i figli (si parla di un centinaio di occasioni) nella loro intimità approfittando di una microcamera installata in bagno; con il suo telefonino ha ripreso e palpeggiato la figlia mentre dormiva; ha ripetutamente coinvolto in giochi erotici la nipote di pochi anni, che in ragione dell’età non ne comprendeva la natura sessuale. L’uomo deve rispondere dei reati di violazione della sfera segreta o privata mediante apparecchi di presa d’immagini, atti sessuali con persone incapaci di discernimento o inette a resistere, pornografia e atti sessuali con fanciulli.
Il giudice Ermani sta procedendo con l’interrogatorio dell’imputato, reo confesso e patrocinato dall’avvocato Fabiola Malnati. Da circa un anno e mezzo l’uomo è in carcere in regime di esecuzione anticipata della pena. «Volevo essere un buon padre ma non lo sono stato – ha detto l’imputato in aula –. Ero autoritario e non autorevole. Io stesso sto cercando di capire perché ho fatto queste cose obbrobriose a persone che si fidavano di me e mi davano amore. Non pensavo di esserne capace».
Presenti nell’aula del Tribunale penale cantonale di Lugano, in qualità di legali delle vittime, anche gli avvocati Sandra Xavier e Massimiliano Parli, che hanno formulato una richiesta di risarcimento per torto morale pari a 25mila franchi da dividere tra le vittime.