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Cantonali, Sergi (Mps): ‘Rafforziamo l’opposizione di sinistra’

In vista delle elezioni della prossima primavera, anche il Movimento per il socialismo scalda i motori, con un programma ‘all’insegna della resistenza’

Il coordinatore dell’Mps assieme al deputato Matteo Pronzini
(Ti-Press)
21 novembre 2022
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«Abbiamo un solo obiettivo: rafforzare l’opposizione di sinistra in Gran Consiglio». Sgombra il campo da ogni sofismo il coordinatore del Movimento per il socialismo (Mps) Giuseppe Sergi nello spiegare, a colloquio con ‘laRegione’, come il suo partito stia per affrontare una campagna elettorale in solitudine ma con la speranza di sfruttare l’onda lunga dell’impegno su temi dirimenti come, ad esempio, il risanamento dell’Istituto di previdenza del Canton Ticino o la lotta al dumping salariale.

Sergi, c’è davvero bisogno di tutta questa opposizione in un Paese dove la collegialità è considerata un valore assoluto?

Altroché se ce n’è bisogno! Noi crediamo necessario rendere sempre più chiara ed evidente la dialettica governo-opposizione. In parlamento c’è un’opposizione di destra, l’Udc; noi vogliamo rafforzare quella di sinistra anche perché vi è un rischio concreto che l’attuale spettro delle forze di opposizione si possa ridurre. I Verdi avranno, a seguito della lista unica con il Ps, un loro rappresentante in un governo verso il quale finora si consideravano in opposizione. Diventeranno anche loro un partito di governo. Noi vogliamo continuare a essere i più tenaci, risoluti e coerenti rappresentanti di un’opposizione necessaria e combattiva il cui ruolo deve essere ancora più forte. E abbiamo la speranza che questa nostra opposizione possa trovare un’eco nella società.

Con quale programma?

All’insegna della resistenza: alla crisi economica e sociale, alla crisi ambientale, ai venti di guerra, alle discriminazioni di genere, ai problemi del sistema formativo, all’attacco al sistema sociosanitario. Assistiamo a una crisi sistemica del capitalismo: contraddizioni sempre maggiori creano situazioni socialmente e ambientalmente esplosive. Dai salari, alle pensioni, all’ambiente. Tutti ambiti nei quali non vi saranno risposte adeguate e risolutive senza una modifica fondamentale dei rapporti tra capitale e lavoro e senza una profonda e diversa ripartizione della ricchezza tra capitale e lavoro. La nostra presenza in parlamento, la nostra opposizione vuole dare voce, incoraggiare, riprendere un’opposizione sociale che cerchiamo di contribuire a sviluppare, fondamentale per risposte adeguate.

Un’opposizione che però conducete in splendida solitudine, e in più in questa campagna elettorale vi confronterete con le alleanze per il Consiglio di Stato tra Ps e Verdi da una parte, Pc e Pop dall’altra.

Tutti sanno come molto spesso leghiamo questa nostra opposizione alle politiche governative a proposte concrete su temi fondamentali. Basti ricordare, ad esempio, l’iniziativa popolare "Giù le mani dagli ospedali", o, ancora, la nostra lotta al dumping salariale: aspettiamo che la seconda iniziativa popolare venga sottoposta al voto popolare. La prima l’abbiamo persa per un soffio. D’altronde spesso abbiamo perso iniziative e referendum per poco: ricordo, ad esempio, il referendum contro i privilegi pensionistici dei consiglieri di Stato, nel giugno 2021, che ci ha visto soccombere raggiungendo tuttavia il 48%. O, ancora, il referendum contro il Pse a Lugano. Le nostre proposte indicano soluzioni che mettono in discussione il funzionamento del capitalismo. Esse da un lato rispondono a problemi e bisogni urgenti come, ad esempio, il rispetto delle condizioni di lavoro. Dall’altro, invece, cercano di mettere in luce una logica diversa da quella del capitalismo reale, prefigurando logiche sociali, produttive e culturali diverse.

Va bene, ma per farlo servono seggi dove si prendono le decisioni. Che obiettivo avete per le prossime Cantonali?

È chiaro che avere qualche deputato in più ci permetterebbe di condurre con più agilità e forza questo nostro lavoro di opposizione. Ma non ci facciamo illusioni che questo possa modificare in modo radicale i rapporti di forza: solo profondi cambiamenti sociali potranno ripercuotersi a livello istituzionale. La forza dei partiti borghesi è preminente. Vorremmo confermare la nostra attuale presenza. Rappresenterebbe un incoraggiamento per noi e per tutti coloro che guardano con simpatia al nostro lavoro. E se dovessimo arrivare a formare un gruppo parlamentare, non ho dubbi che i partiti di governo si inventerebbero qualche altra modifica ad hoc dei regolamenti, come è avvenuto in passato, per penalizzarci.

E per il Consiglio di Stato invece quali sono le vostre intenzioni e i vostri obiettivi?

È da una ventina d’anni che presentiamo candidati e candidate al governo. D’altronde non abbiamo altra scelta, visto che critichiamo sistematicamente la politica condotta dai partiti che sono in governo. Non potremmo certo delegare a qualcuno di loro di rappresentarci. Quindi anche questa volta ci presenteremo. La lista è in via di definizione.