Il Consiglio comunale di Mendrisio a maggioranza fa suo l’emendamento della Gestione: si scende a 7,9 milioni. Lega-Udc-Udf dice ‘no’
Questa volta c’è voluto un emendamento per salvare l’operatività delle Aim, da una parte, e le attese (di oculatezza) dell’aula consiliare, dall’altra. Senza un compromesso il credito quadro messo sul tavolo dalle Aziende industriali di Mendrisio avrebbe trovato, in effetti, ben più che una strada in salita. Le criticità fatte affiorare dalla Gestione, alle prese (in origine) con un investimento di 9,7 milioni per lavori sulle reti (acqua, elettricità e gas), questa sera, lunedì, hanno fatto dunque breccia nel Consiglio comunale. Anche se non nella sua totalità. Pur ridimensionato il pacchetto finanziario a disposizione di quasi 2 milioni, il gruppo Lega-Udc-Udf (e con lui il Plr Luca Pestelacci) si è infatti distanziato, rifiutandosi di votare il dossier. Non sono bastate, infatti, le spiegazioni del capo dicastero Aziende Massimo Cerutti e l’intervento del sindaco Samuele Cavadini a fronte di lavori non procrastinabili per compattare, di nuovo, il legislativo.
«Con il nostro volto negativo – ha spiegato il consigliere comunale Massimiliano Robbiani, con Pestelacci già su posizioni rigide in seno alla Gestione – vogliamo dare un segnale forte: questo modo di procedere non ci piace. Soprattutto se si pensa che la popolazione non ha ancora delle risposte sulle future tariffe del gas e su come comportarsi in caso di carenze di elettricità». L’esame di quest’ultimo credito quadro delle Aim, insomma, oltre a mettere in discussione l’uso di questo strumento finanziario, sembra aver messo un’ulteriore distanza tra una parte dell’arco consiliare e l’attuale gestione politica delle Aziende.
La buona volontà da parte del Municipio nel seguire la Gestione nelle sue sollecitazioni non è, comunque, mancata. «Le richieste, legittime, maturate nel lavoro commissionale – ha confermato il sindaco Cavadini – saranno recepite in merito a una migliore e specifica puntualità sui progetti». Accolto anche l’invito a procedere a un monitoraggio più puntuale: «Le Aziende si organizzeranno per arrivare con aggiornamenti periodici». Da parte sua Cerutti ha assicurato che farà tesoro del confronto avuto on i commissari. «Essere critici ma costruttivi: è ciò che mi aspetto dai consiglieri Gestione – ha ribadito –. Accetto e condivido le riflessioni emerse: si dovrà migliorare l’aspetto pianificatorio tra le Aziende e l’Ufficio tecnico comunale. Personalmente – ha aggiunto – vi assicuro che quesot mi porterà in futuro a garantire la massima trasparenza».
L’esigenza di risolvere alcuni nodi legati al messaggio municipale ha attraversato, del resto, tutti i gruppi politici. «Volevamo ricevere un documento più preciso – ha ribadito Tiziano Caldelari (Plr) a nome della Gestione -. D’ora in poi semestralmente, a fine marzo e a fine settembre, non solo per le Aim ci attediamo un resoconto nero su bianco in merito ai crediti quadro. Inoltre, è auspicabile un maggiore coordinamento tra Aziende e Ufficio tecnico, per avere una visione completa degli interventi». Collaborazione sulla quale, ha dato la sua parola anche il capo dicastero Costruzioni Daniele Caverzasio. Certo, ha rammentato, in un matrimonio bisogna essere in due.
L’aula consiliare ha poi rivisto il Regolamento comunale. Due, in particolare, le modifiche apportate e figlie, entrambe, di mozioni e scelte già avallate dal legislativo. La prima traduce in norma l’invito del Municipio a Enti, Consorzi, Associazioni o Fondazioni in cui siede la Città a prediligere candidati con determinati requisiti, dando di fatto la precedenza a personale indigeno. La seconda, come rimarcano pure le Petizioni, apre la strada a una migliore conciliabilità tra casa e lavoro a vantaggio dei famigliari curanti dipendenti del Comune, dando modo altresì di parificare il datore di lavoro "pubblico" agli obblighi cui sottostanno i datori di lavoro privati. Un tema, quest’ultimo tra le priorità del Comune, come ha sottolineato il sindaco Cavadini.