La proposta del presidente Ppd Marco Pellegrini: ‘Sul tema è necessaria una riflessione politica’
La Polizia di Locarno ha perso agenti. E l’emorragia, a quanto pare, non si è ancora del tutto arrestata. Il tema è noto da mesi ed è stato oggetto di un’interpellanza al Municipio e di una presa di posizione del sindacato Ocst. L’Esecutivo cittadino lo scorso mese di marzo aveva deciso di "avviare una verifica riguardo
alcuni aspetti puntuali interni al corpo – come si leggeva in una nota stampa di quei giorni –. Nel segno della massima trasparenza, abbiamo quindi scelto di aprire un’inchiesta amministrativa, avvalendoci del sostegno e dell’esperienza dell’avvocato Marco Bertoli (già procuratore pubblico e autore d’inchieste amministrative ai più alti livelli dello Stato), grazie alle cui competenze si potrà beneficiare di elementi oggettivi".
Da nostre fonti, ieri il Municipio ha incontrato Bertoli per fare il punto, anche se l’inchiesta è ancora in una fase intermedia. Sui dettagli della riunione, tuttavia, bocche cucite.
L’inchiesta è un passo dovuto, stando a Marco Pellegrini, presidente della sezione cittadina del Ppd dallo scorso maggio e già municipale di Locarno (nonché capo Dicastero sicurezza). «È evidente – spiega – che all’interno del corpo di Polizia ci sia un malessere. Non si spiegano altrimenti le partenze: 14 nel recente passato e ancora due ultimamente. Ci sono dei problemi da risolvere e l’inchiesta amministrativa mi sembra un ottimo passo avanti. Spero che si arrivi presto a una conclusione, affinché poi il Municipio possa determinare come procedere».
Tuttavia, stando all’intervistato, «è necessaria già fin d’ora una riflessione politica approfondita sul tema della conduzione; per una maggiore trasparenza e anche per una questione di opportunità, mi chiedo se non sia il caso di passare, ad interim, il Dicastero al sindaco Alain Scherrer. Sarebbe una guida super partes, fino alla conclusione dell’inchiesta amministrativa». Ma ci sono motivi sufficientemente validi per un passaggio di consegne, seppur provvisorio? «Secondo me sì. La partenza degli agenti potrebbe essere sintomo di un disagio che non va trascurato: la serenità sul posto di lavoro è essenziale per chi poi si trova a dover lavorare anche in situazioni difficili. Inoltre la sicurezza è un tema di grande importanza per la città e per la regione del Locarnese. Non dimentichiamo che il Corpo di Locarno serve anche altri Comuni vicini, ai quali bisogna rendere conto di cosa sta succedendo. Infine, occorre pensare alle sfide future e alla difesa dell’esistenza del Corpo stesso di fronte alla proposta cantonale di una Polizia unica. Insomma, un tema caldo che a livello politico va sicuramente affrontato con una certa premura».