La Corte riduce, però, la pena di tre anni e infligge tre anni e sei mesi. Caduta l’accusa di tentato omicidio
Era un marito violento e come tale è stato giudicato. Pur riducendo la pena di tre anni, la Corte di appello e di revisione penale (Carp), presieduta dal giudice Angelo Olgiati, ha riconosciuto un 37enne colpevole oltre che dei reati di lesioni gravi e di lesioni semplici, anche di ripetute vie di fatto e di ripetuta minaccia, nonché di contravvenzione alla Legge federale sugli stupefacenti. L’imputato è stato, quindi, condannato alla pena di tre anni e sei mesi – in primo grado gli anni inflitti erano stati sei e mezzo – e al pagamento di una multa. In più è stata ordinata la misura del trattamento ambulatoriale. Spetterà, per contro, alla Sezione della popolazione decidere, in questo caso, se e quali misure del diritto degli stranieri adottare, dunque se confermare o meno l’espulsione dalla Svizzera. Il verdetto, pronunciato il 19 maggio scorso, è stato reso noto oggi, lunedì.
Ai giudici veniva chiesto di pronunciarsi altresì sull’accusa di tentato omicidio, così qualificata dalla Corte delle Assise criminali. In forze della giurisprudenza del Tribunale federale, in base alla quale l’autore che libera la presa manifesta che non vuole uccidere la vittima, in Appello l’uomo è stato prosciolto. "La Carp – si motiva nel dispositivo – non ha potuto valutare se l’imputato, stringendo la moglie al collo, si sia reso colpevole del reato di esposizione a pericolo della vita altrui".
La vicenda riecheggiata nelle aule di tribunale ha acceso i riflettori su una quotidianità di coppia nella quale, come si ricorda nella nota, il marito sull’arco di numerosi anni ha "provocato in un’occasione una lesione grave alla moglie (al punto da rendersi necessario un intervento chirurgico all’occhio sinistro nella Svizzera tedesca a causa di un pugno che il marito aveva sferrato alla moglie e a seguito del quale l’occhio sinistro ha avuto un danno permanente) e che in parecchie altre occasioni le ha inferto delle lesioni semplici (in particolare la rottura di un dente incisivo superiore con un pugno in bocca, nonché la frattura di entrambi i polsi con strascico operatorio così come diverse fratture delle costole)".