L’antica fortificazione diventerà un padiglione interattivo per le scolaresche e per chiunque voglia scoprire il valore dell’energia
Il fortino della fame ‘Al Pian di Bur’ di Camorino, attualmente inutilizzato, "diventerà un padiglione interattivo per le scolaresche e per chiunque voglia scoprire il valore dell’energia e come quest’ultima nasce e viene impiegata", si legge in un comunicato. Nei giorni scorsi il Municipio di Bellinzona ha infatti licenziato il relativo messaggio con il quale chiede al Consiglio comunale di stanziare un credito di 500mila franchi (il Comune contribuirà con 60mila franchi) a favore dell’Azienda Multiservizi Bellinzona per realizzare il progetto denominato ‘Fortino dell’energia’. Se non vi saranno intoppi, i lavori dovrebbero iniziare a metà di quest’anno, con l’obiettivo di poter inaugurare la struttura nell’estate del 2023.
Al contrario degli altri quattro fortini della fame che negli anni sono già stati ristrutturati e valorizzati, per quello ‘Al Pian di Bur’ è previsto un recupero differente: "Il rudere sarà ristrutturato, secondo il progetto sviluppato dall’architetto Michele Häusermann di Bellinzona, per far scoprire ai visitatori i vari aspetti legati alla tecnica, all’acqua e in generale al settore dell’energia". Visto che l’antica fortificazione è immersa nel verde, sarà anche possibile svolgere "attività legate alla salvaguardia della natura ed alla scoperta del patrimonio storico della regione". In particolare, grazie a una serie di postazioni didattiche "le classi delle scuole del circondario e del cantone, ma anche turisti e altri interessati, potranno vivere momenti di insegnamento e di arricchimento scientifico in mezzo alla natura". Inoltre al piano terra del fortino "troverà spazio una sala per piccoli seminari, una sorta di aula nel bosco. Al primo piano ci saranno esperimenti di piccole e medie dimensioni da svolgere a gruppi di tre/quattro persone con lo scopo di approfondire insieme i temi appresi".
L’aspetto didattico sarà sviluppato in collaborazione con il Technorama Swiss Science Centre di Winterthur. La realizzazione delle strutture per gli esperimenti sarà invece affidata a maestranze locali che potranno costruire le attrezzature necessarie e potranno in seguito occuparsi della loro manutenzione ed eventuali riparazioni o miglioramenti. La gestione vera e propria del fortino dell’energia sarà invece delegata al Giardino della Scienza di Ascona, associazione che si occuperà dell’organizzazione delle attività didattiche durante il periodo di apertura al pubblico previsto da primavera ad autunno, durante il quale saranno organizzate le visite con l’accompagnamento di una o più guide, previo appuntamento.