Mendrisiotto

Morbio Inferiore alle urne per l’ecocentro

Il referendum promosso contro il credito di 2’260’000 franchi ha finora raccolto 744 firme. Ne servivano 420

Parte del comitato referendario
4 febbraio 2022
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Sarà la popolazione di Morbio Inferiore a decidere se il Comune avrà o meno un ecocentro in via Lischee. I promotori del referendum contrario all’edificazione hanno consegnato alla Cancelleria comunale 744 firme (alle 741 contenute in un classificatore se ne sono aggiunte 3 consegnate direttamente allo sportello; ne servivano 420, ovvero il 15 per cento della popolazione votante). Un numero che potrebbe ancora aumentare visto che il termine ufficiale scadrà il 14 febbraio. A essere contestato è il credito di 2’260’000 franchi presentato dal Municipio, e approvato in dicembre dal Consiglio comunale con 17 voti favorevoli (era richiesta la maggioranza qualificata di 16 voti), 9 contrari e 2 astenuti. Toccherà ora al Municipio di Morbio Inferiore controllare le firme, dichiarare la validità del referendum e fissare la data della votazione, che potrebbe tenersi nel mese di maggio. Non è la prima volta che i cittadini di Morbio Inferiore saranno chiamati a esprimersi alle urne sui rifiuti. Nel 1997 e nel 2005 due referendum, entrambi riusciti, bloccarono l’introduzione della tassa sul sacco.

I promotori del referendum, il gruppo Morbio 2030 rappresentato dal primo firmatario Alessandro Ticozzi e dai consiglieri comunali Dario Duranti, Francesco Esposito e Renato Rossini, ha incontrato la vice segretaria comunale Tatiana Crivelli e non ha nascosto la soddisfazione per l’esito. Per loro “l’ecocentro non è indispensabile” e “non è nemmeno l’unica soluzione possibile”. Il Municipio “ha presentato il progetto come se non vi fossero alternative, invece queste esistono”. Per gli ingombranti, per esempio, “vi è la possibilità di una collaborazione con il Comune di Chiasso”, mentre per le altre tipologie di rifiuti “è già disponibile un progetto per la sistemazione di interrati nelle attuali piazze di raccolta”. Di parere opposto i gruppi Ppd, Plr e Lega-Udc che hanno definito il progetto “a favore dell’ambiente e contro lo spreco”.

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