Per il magistrato dei minori Reto Medici la struttura permetterebbe di recuperare decine di giovani l’anno. Incarti stabili, ma reati violenti in aumento
Il centro educativo per minori chiuso di Arbedo è una necessità. È l’appello del magistrato per i minorenni Reto Medici lanciato alla politica. Dal 2015, anno della sua presentazione, il messaggio giace sui tavoli di una commissione del Gran Consiglio. Il credito richiesto è di 6,5 milioni di franchi e permetterebbe di realizzare dieci posti letto. Ai microfoni della Rsi il magistrato ha affermato che il centro permetterebbe di recuperare decine di giovani l’anno che stanno attraversando un periodo di difficoltà in famiglia, ma che non hanno commesso reati. I casi di questo tipo sono circa 40-50 l’anno. Stando all’esperienza di altri Cantoni dove questi centri educativi sono una realtà da tempo, il 50% dei giovani che entrano in queste strutture per al massimo 90 giorni poi tornano a casa in famiglia.
Per quanto riguarda i reati commessi dai minori non si segnala un mutamento di tendenza rispetto agli ultimi due anni (circa 1’100 incarti aperti nel 2021). Cambiano però la natura degli illeciti commessi: in calo quelli legati agli stupefacenti e in particolare al consumo di marijuana (-10%), ma sono in crescita i reati violenti. Per questa tipologia sono stati aperti 127 incarti nel 2021 quando la media degli ultimi anni è stata di 58 incarti.