Dopo il lancio del referendum, Ppd, Plr e Lega-Udc prendono posizione e sostengono un progetto ‘a favore dell’ambiente e contro lo spreco’
Dopo il referendum lanciato da Morbio 2030 contro il credito stanziato dal Consiglio comunale per il nuovo ecocentro, a prendere posizione sono Ppd e Indipendenti per Morbio, Plr e Lega-Udc che “invitano gli elettori e le elettrici di Morbio Inferiore a seguire il voto positivo del Consiglio comunale evitando di firmare il referendum” e quindi a “sostenere un progetto a favore dell’ambiente e contro lo spreco”. Grazie alla sua politica ambientale, “anche Morbio potrà finalmente dotarsi di un moderno ecocentro che favorirà la riduzione della produzione dei rifiuti incentivando la raccolta separata, una miglior ottimizzazione della gestione degli stessi e il recupero gratuito di oggetti ancora utilizzabili in favore della popolazione”. Morbio 2030 “sorprendentemente, dopo averne per anni e ripetutamente richiesto la costruzione (ottenendo tra l’altro uno studio apposito nel 2013 che indicava chiaramente l’utilità dell’ecocentro) ora si oppone e addirittura lancia un referendum”.
La realizzazione della struttura “con un costo sostenibile è senza dubbio la soluzione ideale agli attuali problemi dei rifiuti di Morbio Inferiore”. Progettato “nel pieno rispetto di tutte le norme che tutelano ambiente e protezione dai rumori, nell’unica zona dove Piano regolatore e Cantone permettono di edificarlo, l’ecocentro sarà gestito in modo da limitare il passaggio degli autoveicoli, nel pieno rispetto delle esigenze scolastiche, in particolar modo dei pedoni che potranno usufruire in tutta sicurezza del futuro passaggio pedonale che, grazie al progetto Müfeta, sarà ricostruito sul lato a ridosso del Centro sportivo”. L’ecocentro sarà aperto a tutti gli abitanti di Morbio, “i quali potranno comunque continuare pure a far capo ai principali punti di raccolta distribuiti sul territorio, rispondendo a un bisogno che da anni attende una risposta”.