Presi in consegna dalla Polizia di frontiera di Ponte Chiasso, i due sono stati rinchiusi al Bassone, carcere di Como.
Due dei quattro presunti ’ndranghetisti domiciliati nel Canton San Gallo, destinatari dei provvedimenti di fermo eseguiti martedì scorso nell’ambito dell’operazione ‘Cavalli di razza’, coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Milano, sono già stati estradati in Italia, dopo che gli stessi avevano chiesto di accedere alla procedura semplificata. Presi in consegna dalla Polizia di frontiera di Ponte Chiasso, i due sono stati rinchiusi al Bassone, carcere di Como. Per quanto è dato sapere anche gli altri due a breve dovrebbero venire estradati: uno residente nel Canton Zurigo, l’altro nel Canton San Gallo, entrambi dediti allo spaccio di cocaina. Sono tutti legati alla ’ndrina di Fino Mornasco. «Gli indagati si muovevano tra Lombardia, Calabria e Svizzera». Questo il commento di Alessandra Dolci, procuratore aggiunto, capo della Dda di Milano. In Svizzera gli inquirenti hanno documentato ‘mangiate’, alcune delle quali anche a Zurigo: occasioni per programmare traffici di droga e armi. Nel frattempo sono in corso le convalide dei provvedimenti di fermo, 29 delle quali sono state eseguite a Como. I giudici delle indagini preliminari Carlo Cecchetti e Andrea Giudici hanno già convalidato i fermi e confermato le misure cautelari per tutti gli indagati ad eccezione di due, rimessi in libertà. I giudici hanno poi trasmesso gli atti della procedura al Tribunale di Milano, che entro il 5 dicembre dovrà pronunciarsi sulle convalide degli arresti.