La storia infinita dei terreni che facevano (fanno?) gola ai supermercati
Già all’indomani del voto in Consiglio comunale, ‘tirato’ con 14 favorevoli e 8 contrari (area Lega-Udc), era chiaro che la faccenda non sarebbe finita lì. Si parlava di un possibile referendum, invece sono piovuti i ricorsi, 14, contro la variante di Piano regolatore del comparto Monda-Bolette di Agno. Il tentativo del Municipio, di mediare fra il rischio di vedersi arrivare dei grandi attrattori di traffico – supermercati – e i diritti dei proprietari, che vantano a Pr le loro possibilità di costruire, questo tentativo come si poteva prevedere non accontenta tutti. I 14 ricorsi per la cronaca arrivano sia da privati che da politici, così come da società proprietarie dei terreni, fra cui, da nostre informazioni, vi sarebbe pure la Migros.
Ma vediamo di capire quali sono questi terreni interessati. La zona pianificata va dal terminal dell’aeroporto fino alla zona lago esclusa. I due grossi terreni toccati da questa variante di Piano regolatore sono agli estremi, l’ex albergo La Perla, verso l’aeroporto, e il pratone dove ogni anno fa tappa il luna-park, verso il lago. Contro il rischio che a occupare queste zone vi fossero grossi supermercati – in aggiunta o in estensione a quelli già esistenti – la risposta fu una petizione firmata da oltre 3mila cittadini. Per quanto riguarda la zona Bolette, il problema, se così si vuole vedere, in parte risale al 1990 quando il Municipio si oppose a un aumento della zona agricola, chiedendo che la stessa venisse resa edificabile. Cosa che venne accolta dal Consiglio di Stato. Si arriva al 1990 quando giungono 3 domande di costruzione, due per supermercati (Migros e Coop) e una per un edificio di altra natura. Le 3’126 firme contro le nuove edificazioni indussero il Municipio di Agno (Comune di 4mila abitanti) a cambiare decisamente passo intraprendendo la pianificazione che ha portato alla variante di Pr ora contestata dai 14 ricorsi. Una scelta pianificatoria che, riassumendo, prevede contenuti misti: residenziali, amministrativi e anche commerciali, ma nel senso di piccoli negozi e non di grandi attrattori di traffico. Con il proprietario del terreno in zona Bolette vi è pure un accordo già firmato, le soluzioni trovate non sembrano invece piacere ad alcuni dei proprietari della parte nord. Il sindaco Thierry Morotti, da noi interpellato, conferma l’arrivo dei ricorsi, che devono ancora essere valutati compiutamente dal Municipio. Ci sono sei mesi di tempo per presentare le osservazioni: “Credo che la maggioranza del Municipio sia oggi ancora convinta della bontà di questa pianificazione. Prima di tutto ci sono previste zone importanti di verde a favore della popolazione, e poi è un inserimento di edifici e piccoli commerci, sostenibile sul lungo termine, e che va soprattutto a bloccare i grandi generatori di traffico che Agno non vuole”.