Bellinzona: Sinistra, Ppd, Lega/Udc e Verdi/Mps/Fa chiedono al Municipio e ai direttori delle scuole di fare dietrofront rispettando il voto di un anno fa
Dopo il primo contributo critico inviato alla ‘Regione’ dal consigliere comunale Ronald David del gruppo Verdi/Mps/Fa, oggi all’urlo di “Giù le mani dalla scuola e dalle settimane bianche!” anche il gruppo dell’Unità di sinistra in Consiglio comunale a Bellinzona si scaglia contro la decisione di sospendere dal gennaio 2022 l’organizzazione delle giornate e settimane sugli sci per gli allievi delle Elementari, dando priorità alle settimane verdi per motivi sia finanziari (gli 80’000 franchi necessari consentono di confermare la terza ora di ginnastica settimanale) sia didattici. Decisione, ricordiamo, adottata dal Collegio dei direttori dell’Istituto scolastico cittadino e fatta propria dal Municipio nell’ambito della discussione sul Preventivo comunale del prossimo anno che dovrebbe venire presentato entro fine ottobre.
Le motivazioni portate sono identiche, parola per parola, a quelle esposte un anno fa quando il Municipio aveva inserito il medesimo taglio nel Preventivo 2021. Per poi vederselo bocciare dal Consiglio comunale che nella seduta di fine dicembre con 53 sì e 3 astenuti aveva votato una risoluzione contraria presentata dalla Commissione della Gestione. Allora come oggi la decisione si basa “su scelte di tipo didattico-pedagogico”. Se da un lato – sostenevano un anno fa e ancora oggi Esecutivo e Collegio dei direttori – la settimana sulla neve “si orienta prevalentemente sull’apprendimento della tecnica dello sci, quella verde offre ad allievi e docenti una miriade di circostanze programmatiche e di approfondimento in ambito storico, geografico e scientifico pressoché uniche dove, oltre allo sviluppo di obiettivi legati all’educazione affettiva e sociale, al rispetto reciproco e all’autonomia, ne vengono sviluppati molti altri di tipo cognitivo, molto utili nei loro processi di apprendimento”.
“Decisamente contrario” pure il Ppd. Come scrive il capogruppo Paolo Locatelli in una nota inviata alla redazione, “rimaniamo sulla posizione di poco meno di un anno fa quando in Cc è stata plebiscitata la risoluzione della Gestione che chiedeva di riattivare a tutti gli effetti e in modo generalizzato l’organizzazione delle scuole montane sia verdi che bianche a partire dall’anno scolastico 2021/22”. La decisione di rinunciare alle bianche, “camuffata da una discutibile motivazione didattica, è da ricondurre all’esercizio di risparmio chiesto negli scorsi mesi dal capodicastero Educazione ai propri direttori senza consultare il corpo docenti”. Un assaggio “nel verso sbagliato – sottolinea il Ppd – dell’annunciata spending review e di ciò che dovremo affrontare nella discussione in Cc sul Preventivo 2022”. Peraltro “infastidisce anche constatare la dinamica della decisione: per non rinunciare alla terza ora di ginnastica, tagliamo la settimana bianca. La logica del ‘meno peggio’ va respinta al mittente: investire e non tagliare, questa dev’essere la traiettoria politica quando si parla di scuola”.
“La scuola dell’obbligo – premette il comunicato diffuso dalla capogruppo dell’Unità di sinistra Lisa Boscolo – deve pensare in primo luogo al benessere dei bambini e nessun taglio è ammissibile. Come gruppo bocceremo ancora una volta la proposta e non accetteremo nessun taglio nella scuola e nella socialità”. In particolare è ritenuto preoccupante il fatto che il taglio venga nuovamente presentato “senza dar seguito alla decisione democratica del legislativo della scorsa legislatura”. Idem le motivazioni “a dir poco discutibili che hanno spinto il Collegio dei direttori a proporre il taglio”. Infatti la settimana bianca “non è semplicemente una settimana di sci, bensì è un’esperienza di crescita preziosa: lo sci è una delle attività proposte, ma non è e non dev’essere il centro dell’offerta. Il valore di questa esperienza è plurimo: motorio, formativo e sociale”. Dal punto di vista formativo la settimana bianca “consente di conoscere il territorio, la montagna e le valli, di osservare natura e ambiente in una stagione diversa e di comprendere il pericolo dei cambiamenti climatici”. Nell’ottica sociale, poi, “condividere tempo, spazi, esperienze fuori dal contesto dell’aula e familiare permette agli allievi di esercitare in maniera diversa il rispetto reciproco, l’autonomia e le relazioni sociali e affettive in generale”. Ma soprattutto, annota il gruppo della Sinistra, la settimana bianca “per alcuni bambini è l’unica occasione di poter vivere la montagna d’inverno”. Infine, considerato che uno dei motivi dell’abolizione della settimana bianca è legato ai costi per le famiglie, “la scuola dovrebbe ovviare a questa situazione affinché tutti abbiano gli stessi diritti. Il sostegno alle famiglie meno abbienti non è quello di non insegnare ai figli a sciare, ma quello di permettergli di vivere un’esperienza molto probabilmente unica”. Sbagliato poi, conclude la Sinistra, contrapporre settimane verdi e bianche “indicando i valori pedagogici della settimana verde, senza menzionare quelli della bianca. La quale è un’esperienza complementare alla settimana verde e con le sue peculiarità dev’essere mantenuta”. In definitiva le conquiste della scuola pubblica “vanno difese poiché vanno a beneficio della crescita dei nostri giovani”. Col taglio previsto “il Collegio dei direttori e il Municipio stanno togliendo loro un’opportunità di crescita”. Viene perciò chiesto di fare dietrofront organizzando sin da subito la proposta di scuola fuori sede per le quarte elementari nell’inverno 2021-22, come indicato sul periodico ‘Bellinzona informa’ e attraverso le Disposizioni per le famiglie ricevute da tutti gli alunni.
«Non riusciamo a comprendere i motivi per i quali dopo la chiara e netta votazione del Cc di un anno fa, oggi il Collegio dei direttori e il Municipio tornino con la medesima e identica proposta di taglio», commenta il capogruppo Lega/Uc Luca Madonna: «Chiediamo perciò che nel Preventivo 2022 venga spiegato al Legislativo chi esattamente non intende più organizzare queste attività fuori sede. Sono forse i docenti? E ci sono forse altre motivazioni, oltre a quelle ufficiali? Riteniamo questo chiarimento doveroso».
Il gruppo Verdi/Mps/Fa non perde tempo e sottopone al plenum del Cc una risoluzione nella quale premette che “lo sci alpino è tra gli sport nazionali e che mal si comprende come si possa sul lungo termine difendere i contributi pubblici cantonali alle stazioni sciistiche ticinesi e al contempo non più permettere alle giovani generazioni di poterle scoprire e praticarle nel corso di un’esperienza di gruppo particolarmente arricchente”. Ricordando al contempo che la pratica dello sport “è un importante elemento di educazione a una vita sana”, viene pure sottolineato che “le giovanissime generazioni hanno subìto sulla loro pelle tutte le conseguenze della crisi pandemica”. La risoluzione chiede che il Municipio segua le indicazioni politiche del potere legislativo già date lo scorso dicembre; si astenga da ulteriori azioni penalizzanti nei confronti dei giovani allievi che già negli scorsi anni sono stati toccati duramente nelle loro relazioni, certezze e percorso didattico da misure restrittive quali scuola a distanza, quarantene di classe e periodi di lockdown; e si astenga dal proporre tagli nel settore della scuola, settore semmai da valorizzare.
Il taglio della settimana bianca, ricordiamo, è stato a lungo discusso e infine votato dal Collegio dei direttori alla presenza del municipale e capodicastero Educazione, cultura, giovani e famiglie Renato Bison. Il municipale liberale-radicale al momento preferisce non rilasciare dichiarazioni, mentre il gruppo Plr in Cc non ne ha ancora parlato e si chinerà sul tema prossimamente.
La Gestione nella risoluzione del dicembre scorso spiegava di essersi attivata per “dare seguito alle tante sollecitazioni ricevute” e considerate anche “tutte le motivazioni di carattere educativo condivise dalle Direzioni scolastiche con il Municipio nel 2018”. La relatrice Lelia Guscio non usava mezzi termini: “Non apprezziamo e non condividiamo la scelta di annullare le settimane bianche nel prossimo anno scolastico perché sono molto importanti per lo sviluppo di crescita degli allievi. Attività che vanno al di là del semplice apprendimento della tecnica dello sci”.