Ma il Consiglio comunale potrebbe nuovamente dire la sua (come successo lo scorso dicembre) nell’ambito del Preventivo 2022
C’erano, ci sono, domani potrebbero non più esserci e in futuro, chissà, tornare. Parliamo delle settimane bianche organizzate dall’Istituto scolastico comunale di Bellinzona. Con una recente decisione adottata all’unanimità dal Collegio dei direttori, decisione poi fatta propria dal Municipio, sarà riorientata l’offerta che dall’anno prossimo potrebbe concentrarsi sulle settimane verdi. Ma andiamo con ordine. Lo scorso dicembre nell’ambito del Preventivo comunale 2021 l’allora Esecutivo si era già espresso in questi termini, ma una risoluzione della Commissione della gestione, votata dal Consiglio comunale, aveva tenuto in vita le settimane bianche nonostante il loro costo di circa 80mila franchi annui. Trascorsi dieci mesi da allora, la storia si ripete. Come riferito venerdì scorso dal portale della ‘Rsi’, in una comunicazione interna il Municipio spiega di aver deciso “nell’elaborazione del Preventivo 2022 di sospendere a partire da quest’anno le settimane bianche” preferendo concentrare le risorse sull’offerta di settimane verdi “principalmente per scelte di tipo pedagogico-didattico”. Il motivo: “La settimana verde offre ad allievi e docenti una miriade di circostanze programmatiche e di approfondimento in ambito storico, geografico e scientifico pressoché uniche dove, oltre allo sviluppo di obiettivi legati all’educazione affettiva e sociale, al rispetto reciproco e all’autonomia, ne vengono sviluppati molti altri di tipo cognitivo, molto utili nei loro processi di apprendimento”. La rinuncia – conclude la nota interna – è peraltro servita a mantenere la terza ora di ginnastica con i docenti di educazione fisica.
La questione – come detto già dibattuta un anno fa dai gruppi politici del Legislativo – potrebbe a questo punto nuovamente tornare nelle loro agende nell’ambito del Preventivo 2022 e richiedere una seconda votazione in Consiglio comunale, qualora dalla Gestione o da altre parti dovesse giungere una sollecitazione in tal senso. Da nostre informazioni, il taglio della settimana bianca è stato a lungo discusso e infine votato dal Collegio dei direttori alla presenza del municipale e capodicastero Educazione Renato Bison. Una comunicazione interna è stata quindi inviata al corpo insegnante affinché informi i genitori. Fra i motivi del cambiamento, oltre a quelli didattici, ve ne sono altri che concernono le risorse delle famiglie dedicate al tempo libero e l’approccio con lo sci in generale: dapprima c’è l’impegno finanziario richiesto, e non da tutti sopportabile, per recarsi sulle piste anche al di fuori della settimana bianca, ciò che sempre più spesso implica portarvi allievi non in grado di sciare; c’è poi il moltiplicarsi di altre attività ludiche e sportive meno onerose che allontanano vieppiù i bambini dalla pratica dello sci alpino; non da ultimo emerge che parecchi docenti (con qualche eccezione) hanno espresso riserve nei confronti delle settimane bianche, preferendo organizzare altre attività fuori sede. Quello di Bellinzona non è peraltro un caso isolato: analoghe motivazioni sono alla base di decisioni identiche già adottate da altri Comuni e Città ticinesi. La palla ora potrebbe comunque nuovamente tornare dal campo dei direttori di sede a quello del Legislativo.