Luganese

Polo sportivo di Lugano, come ti finanzio la campagna

Verso il 28 novembre: spunta un secondo sondaggio ‘per conto dei responsabili del progetto’ mentre i referendisti smentiscono sostegni milionari occulti

Lanciata la campagna in vista del voto del 28 novembre
29 settembre 2021
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La campagna, in vista del voto del 28 novembre, è lanciata, ma «l’Mps ha preventivato una spesa che si aggirerà fra gli 8’000 e i 9’000 franchi», ci spiega Matteo Poretti, membro del comitato referendario. Non c’è invece nessun contributo finanziario a cinque o sei cifre da parte di fantomatici sostenitori. Si mette a ridere, Poretti quando gli prospettiamo di commentare la voce, che circola con insistenza nelle ultime settimane, secondo la quale dietro i referendisti ci sarebbe chi è pronto a sborsare almeno un milione di franchi. «La nostra campagna verrà autofinanziata e la concretizzeremo come facciamo sempre, ossia con volantinaggio militante, bancarelle e probabilmente attraverso un’informazione che manderemo a tutti i fuochi di Lugano e sui media. Abbiamo anche inviato email ai nostri simpatizzanti chiedendo di sostenerci», aggiunge Poretti. C’è chi è convinto che l’Mps si incontri regolarmente con il consigliere comunale Plr Fulvio Pelli per definire la strategia... «Confermo che alcuni contatti ci sono stati con il comitato referendario, visto che c’è un interesse comune, ma nulla di più». Poretti fa notare che, nel frattempo, l’azienda specializzata intervista.ch ha lanciato un secondo sondaggio, dopo quello contestato del maggio scorso, “condotto sempre per conto dei responsabili di progetto” (il Municipio di Lugano aveva smentito il suo coinvolgimento), che mette in palio tre buoni da cento franchi.

La Città non stanzia soldi

Mentre la fazione dei referendisti viene accusata – più o meno apertamente – di essere in combutta con certi ambienti immobiliaristi cittadini – preoccupati dal possibile deprezzamento degli stabili in centro città, in seguito alla nascita di un altro polo a nord – ci si può chiedere chi sostiene la campagna per il ‘sì’, dal momento che cartellonistica e aperitivi hanno un costo. Non la Città, eventuali dubbi in questo senso sono stati spazzati via dai diretti interessati. «Anzitutto ci autotassiamo: siamo circa 400 – spiega il presidente del comitato di sostegno Eugenio Jelmini –. A tempo debito presenteremo i conti in modo trasparente. Abbiamo contributi da persone e società direttamente interessate dal progetto, a partire dai promotori, ma anche commercianti ed esercenti». Di cifre, per ora, non ce ne sono, non resta che aspettare i ragguagli. Nessun sostegno finanziario da parte del Municipio di Lugano all’associazione ‘Io sostengo il Polo’. A scanso di equivoci, la conferma giunge dal titolare del Dicastero Cultura, sport ed eventi Roberto Badaracco: «Non vogliamo né possiamo stanziare soldi a favore o contro quando c’è in ballo una votazione popolare. Oltre che vietato è una questione di immagine, di opportunità e di rispetto della separazione dei poteri. Come Municipio ci limiteremo a organizzare una conferenza stampa, verso la seconda metà di ottobre, e una serata informatica aperta al pubblico, mentre, a titolo personale, ci esporremo e parteciperemo a incontri pubblici».

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