Minacciava di far saltare il suo furgone con dell’esplosivo nell’area del Campidoglio a Washington
L'uomo che da ore minacciava di far saltare il suo furgone con dell'esplosivo nell'area del Campidoglio a Washington si è arreso. Lo riporta il New York Times citando fonti della polizia.
L’allarme era scattato nella mattinata (ora di Washington, nel pomeriggio in Svizzera, ndr) dopo che un uomo ha minacciato di far esplodere il suo furgone. L'individuo avrebbe mostrato anche quello che appare come un detonatore.
Da ore sono andati avanti i negoziati nella speranza - ha spiegato la polizia - che si arrivasse a una soluzione pacifica della situazione. In campo anche gli agenti dell'Fbi.
L’uomo che ha tenuto in ansia per l’intera mattinata la polizia di Washington, minacciando di far esplodere il suo furgone nell'area di Capitol Hill, si chiama Floyd Ray Roseberry, ha 50 anni ed è della cittadina di Grover, in North Carolina. Nei diversi video postati in mattinata su Facebook, riporta il Nyt, si definisce un “patriota”.
Secondo altri media nelle immagini, Roseberry invoca Donald Trump sostenendo che tornerà a essere presidente dopo la cacciata di Joe Biden, facendo anche riferimento alla caduta di Kabul. “La rivoluzione è arrivata Joe Biden”, avrebbe affermato l’uomo, attaccando anche la speaker della Camera Nancy Pelosi e i democratici. I video sono stati oscurati da Facebook.
Nell'assalto al Congresso del 6 gennaio scorso, mentre al Senato erano in corso i lavori per la certificazione della vittoria di Joe Biden, persero la vita cinque persone. Il 2 aprile, poi, un poliziotto fu ucciso e un altro rimase ferito da un giovane che aveva lanciato la sua auto contro le barriere di protezione del Capitol. Il giovane fu a sua volta ucciso dagli agenti.