I genitori si chiedono quando arriveranno giochi adatti a tutti i bambini. L'associazione di quartiere ne parlerà a breve con l'autorità politica
Il parco giochi della piazza Grande di Giubiasco non smette di far parlare di sé. È stato nominato pure durante un dibattito televisivo in occasione del ballottaggio di Bellinzona quando si è data occasione al pubblico di porre domande da casa. Ma basta frequentarlo per sentire le reiterate lamentele di alcuni genitori che da tempo criticano l’assenza di uno scivolo per i bambini più piccoli e di altalene per quelli più grandi. A che punto siamo, quando arriveranno questi giochi? Durante il dibattito faccia a faccia tra il sindaco Mario Branda e il municipale Simone Gianini non è stata data risposta. Abbiamo interpellato il presidente dell’Associazione di quartiere di Giubiasco Athos Ambrosini che ha confermato l’interesse che ruota attorno a questo parco, tanto che in diverse occasioni l’assemblea si è soffermata a lungo sul tema. «Siamo in contatto regolarmente con l’amministrazione comunale e a breve definiremo esattamente con il nuovo capo Dicastero quali potranno essere gli adattamenti da apportare per sistemare il parco giochi definitivamente», spiega. «Recentemente – aggiunge – si è danneggiata una parte di un gioco e si sta discutendo come e con cosa sostituirlo. La nostra idea è di bilanciare l’offerta dei giochi presenti, perché se da una parte c’è la torre con lo scivolo che è molto utilizzata e apprezzata, dall’altra mancano giochi per proporre qualcosa di stimolante per tutti i bambini». Alcune critiche iniziali, tiene a evidenziare Ambrosini, sono comunque risultate fuori luogo. «Si diceva che i tubi di metallo sarebbero roventi in estate e gelidi in inverno, ma non è il caso», osserva. Tra le migliorie in discussione vi sarebbe anche la proposta di introdurre una zona 20 sulla strada che passa tra il parco e l’ex Municipio di Giubiasco. «Non intendiamo però chiedere di recintare il parco perché verrebbe meno il senso di piazza così come è concepita oggi», rileva Ambrosini. Ricordiamo che a tal proposito alcuni genitori lamentavano proprio la mancanza di una recinzione o di un altro tipo di barriera per mettere in sicurezza il parco, circondato da strade e nei pressi di posteggi molto utilizzati. L’anno scorso, proprio a causa di questo malcontento, alcuni genitori avevano lanciato una raccolta firme indirizzata al Municipio di Bellinzona. Ma il parco giochi non è l’unico tema di cui si sta occupando l’associazione di quartiere di Giubiasco, primo su tutti è infatti l’oratorio di Giubiasco, in particolare riguardo ai futuri contenuti e alla sua organizzazione. «Ma è importante che si proceda velocemente con i lavori perché non è accettabile che resti in questo stato ancora a lungo», commenta Ambrosini. Sul banco dell’associazione vi sono poi altri temi come la messa in sicurezza dell’uscita dall’ecocentro dove, spiega il nostro interlocutore, attualmente vi è poca visibilità a causa di un muretto particolarmente alto. «Sono tutti temi che vorremmo riprendere in occasione del dialogo che avvieremo con il nuovo Municipio», conclude Ambrosini.