Il consigliere federale Alain Berset ha sottolineato come le cifre dei contagi siano in miglioramento, ma c'è ancora incertezza sulle varianti del virus
Il consigliere federale Alain Berset ha discusso sulla situazione sanitaria svizzera, constatando che se il numero dei casi attuali rispecchia più o meno quello del mese di ottobre, con le cifre in netto miglioramento, tuttavia l'evoluzione delle nuove varianti è «problematica» dato che i casi imputabili ad esse raddoppiano di settimana in settimana e resta dunque la pressione sul sistema sanitario, anche in termini di rinvio di operazioni chirurgiche programmate. In alcuni cantoni il tasso di riproduzione è tornato sopra l'1 nonostante le severe misure adottate, segno della contagiosità delle nuove varianti. Tuttavia, per il Consiglio federale è ancora presto per adottare nuove misure, ma a queste condizioni «non è realistico ipotizzare un allentamento delle misure prima di fine febbraio. Il Consiglio federale rifletterà dopo il 17 febbraio», ha dichiarato Berset.
Vaccini a carico della Confederazione anche per chi risiede o dimora in Svizzera in modo abituale ma senza essere sottoposto all'obbligo dell'assicurazione sanitaria, come ad esempio il personale diplomatico, e per i lavoratori frontalieri impiegati nelle strutture sanitarie svizzere. Questa la decisione adottata oggi dal Consiglio federale per espandere il campo della lotta al coronavirus in Svizzera. Le vaccinazioni saranno pagate dalla Confederazione, specificatamente, se tali destinatari fanno parte dei gruppi per cui è già attualmente prevista la vaccinazione nei vari Cantoni, dunque persone a rischio come gli anziani e, appunto, i lavoratori in campo sanitario, oltre ai contatti stretti delle persone considerate a rischio.
La Svizzera intanto ha stipulato due nuovi contratti con fornitori di vaccini anti-Covid: uno l'azienda tedesca Curevac, per la fornitura di 5 milioni di dosi di vaccino, e un contratto preliminare con Novavax per altri 6 milioni di dosi. È stata inoltre ampliata la fornitura del vaccino di Moderna con un nuovo contratto per ulteriori 6 milioni di dosi.