Svizzera

Coronavirus, Berset: '15 milioni di dosi di vaccino assicurate'

'I cantoni siano pronti a distribuire i medicinali'. Intanto la situazione rimane preoccupante. I cantoni: 'Favorevoli a nuove misure'

Alain Berset (Keystone)
14 dicembre 2020
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«Abbiamo 15 milioni di dosi riservate dei vari vaccini, sufficienti per poco più di 7 milioni di persone». A confermarlo è il consigliere federale Alain Berset a margine dell'incontro odierno con i rappresentanti della Conferenza dei direttori cantonali della sanità (Cds). Potrebbero essere distribuiti già a inizio gennaio, previa autorizzazione di Swissmedic. Intanto la situazione in Svizzera rimane critica e le Feste che si avvicinano preoccupano non poco, tanto che anche la Cds – a margine dello scambio di idee "aperto, ma anche critico" – si è detta d'accordo con l'eventuale adozione di ulteriori misure da parte della Confederazione. «Vediamo che le cifre aumentano o rimangono stabili anche là dove erano calate», ha fatto notare Berset, aggiungendo che il tasso di riproduzione a livello nazionale è attualmente sopra l'1, indice che il virus sta aumentando la sua diffusione, pur con importanti differenze tra i regioni. 

«Abbiamo bisogno di un tasso di diffusione del virus per permettere un tracciamento efficace», ha chiosato Berset. Ecco perché il Consiglio federale sta lavorando su possibile «regole generali per il periodo di festa, dove i contatti privati aumentano in maniera importante. Sono possibili più scenari e cercheremo di avere dei criteri più precisi possibili». Tra questi è stato citato il tasso di riproduzione, ma anche i posti in terapia intensiva. Il governo federale ne discuterà venerdì. «Non siamo noi a dettare il ritmo, ma la diffusione del virus.»

I cantoni devono essere pronti a distribuire il vaccino

Intanto, ha rilevato il consigliere federale, Swissmedic procede con l'analisi dei vaccini in vista di un'autorizzazione di utilizzo in Svizzera. «La Confederazione ha scelto i vaccini, li ha acquistati e li distribuirà ai cantoni. Saranno poi questi ad essere responsabili di distribuirli sul proprio territorio. Dovranno quindi farsi trovare pronti non appena Swissmedic autorizzerà questi medicinali. Indicativamente dovranno essere pronti a inizio anno».

I cantoni a favore di nuove misure

I direttori della sanità pubblica «sostengono le misure prese settimana scorsa dalla Confederazione – ha commentato Lukas Engelberger, presidente della Cds –. Vogliamo meno morti possibile da questa pandemia, e non parlo solo di chi muore per Covid-19. Vogliamo uscire con una società intatta».

Stando al presidente della Cds «le cifre delle ospedalizzazioni devono diminuire e vogliamo essere pronti dai primi giorni del 2021 a distribuire i vaccini. È una sfida logistica enorme, che dobbiamo affrontare».

Per quanto riguarda le misure che potrebbe prendere Berna in vista delle feste, «non si è mai discusso di lockdown», ha aggiunto Engelberger. «C'era però un consenso verso nuove misure» e questo pure comprendendo le voci molto critiche. Che, tuttavia, non sono state precisate.

Durante questa seconda ondata «abbiamo cercato una via che non prevedesse chiusure generalizzate – ha ricordato dal canto suo Berset –, ma ciò funziona solo se tutti fanno la loro parte». Altrimenti, ha specificato il consigliere federale, si tornerà prendere misure molto più incisive. La discussione in Consiglio federale è prevista venerdì.