Luganese

Rapina in treno senza mascherina, primo caso in aula a Lugano

Ventiquattrenne a processo alle Correzionali dovrà rispondere anche di contravvenzione sulla lotta contro le malattie trasmissibili all'essere umano

Emergenza sanitaria
(TI-PRESS)
5 gennaio 2021
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La pandemia entra in aula penale. Per la prima volta il reato di contravvenzione alla legge federale sulla lotta contro le malattie trasmissibili dell'essere umano - configuratosi per la chiara omissione, da parte dell'imputato, di indossare la mascherina - approderà in un dibattimento pubblico. Il caso, senza precedenti, riguarda un 24enne del Luganese che nei mesi scorsi, dunque durante l'emergenza sanitaria, ha compiuto una rapina sul treno nella tratta fra Lugano e Rivera ai danni di due minorenni. L'accusato, reo confesso, ha minacciato i due giovani, intimando loro di consegnargli una catenina. La scena della rapina è stata catturata dall'impianto di videosorveglianza presente sul convoglio. Le immagini hanno mostrato chiaramente come l'autore del 'colpo' non indossasse la mascherina, di qui, l'estensione del nuovo e inedito capo di imputazione inserito nell'atto d'accusa dalla titolare dell'inchiesta, la procuratrice pubblica Pamela Pedretti, che per l'imputato propone una pena in parte da espiare e in parte sospesa con la condizionale, in un dibattimento che sarà celebrato con rito abbreviato. 

Per lo stesso reato multate anche le vittime del 'colpo' 

E anche le due vittime della rapina sono state multate per avere omesso di portare la mascherina protettiva sul treno, dunque per lo stesso reato contemplato dal codice penale sulla lotta contro le malattie trasmissibili dell'essere umano. L'autore della rapina, difeso dall'avvocato Yasar Ravi, al momento della rapina era sotto l'effetto della cocaina. Al processo, che si svolgerà giovedì 14 gennaio, il 24enne dovrà rispondere anche di contravvenzione alla legge federale sugli stupefacenti. L'imputato, con già diversi precedenti penali, è accusato inoltre di un altro episodio di violenza avvenuto in via Pretorio, proprio a pochi metri dal tribunale, dove ha insultato alcuni giovani e preso a calci la loro auto. Di qui i reati di ingiuria e danneggiamento. Altri capi di imputazione completano l'atto d'accusa: ricettazione, lesioni semplici, in pate tentate e violazione dell'assistenza riabilitativa e delle norme di condotta. La Corte delle assise correzionali sarà presieduta dal giudice, Amos Pagnamenta.