Luganese

Rapinò due ragazzi senza mascherina: condannato a Lugano

Un 24enne dovrà scontare dieci mesi di carcere per una serie di reati, fra i quali l'infrazione alla Legge federale sulle pandemie

Meglio indossarla e meglio senza fare rapine (Ti-Press/Archivio)
14 gennaio 2021
|

Dieci mesi di carcere e altrettante aliquote giornalieri da 30 franchi. Questa la pena che la Corte delle Assise correzionali di Lugano presieduta da Amos Pagnamenta ha inflitto al 24enne del Luganese che lo scorso settembre rapinò due minorenni sul treno fra Lugano e Bellinzona. Diversi gli altri reati commessi dal giovane, ma l'episodio capitato sul treno è significativo in quanto ha derubato i due giovani senza portare la mascherina. Per questo, primo caso in un'aula penale ticinese, è stato condannato fra l'altro per infrazione alla Legge federale sulla lotta contro le malattie trasmissibili dell'essere umano, la famosa Legge sulle epidemie.

Catenina venduta a un compro oro

In particolare, il 24enne e un amico si sono avvicinati con fare minaccioso ai due 17enni. Il condannato ha adocchiato in un primo momento le scarpe da allenamento di una delle vittime, spostando poi l'attenzione su una catenina d'oro che uno dei due portava al collo. Dopo essersela fatta consegnare sono scesi dal treno, ma non prima di minacciare i due malcapitati. Il giorno successivo si sono recati da un compro oro, vendendo la refurtiva e ricavandone 300 franchi che hanno poi spartito. A incastrarli, la videosorveglianza sul convoglio. L'imputato, difeso dall'avvocato Yasar Ravi, è reo confesso e si è detto pentito dell'accaduto: «Ho fatto quel che ho fatto perché frequentavo cattive compagnie e perché era un periodo che ero senza lavoro. Non commetterò mai più qualcosa del genere». 

Non è il primo reato

Questo l'auspicio per il futuro, ma il giovane purtroppo non è la prima volta che vede tribunale penale. Nel curriculum ha già tre condanne: due pene pecuniarie pronunciate rispettivamente nel 2016 e nel 2017 e una più seria del 2019, quando il giovane è stato condannato a venti mesi di detenzione, quattordici dei quali sospesi condizionalmente. E anche i reati contenuti nell'atto d'accusa stilato dalla procuratrice pubblica Pamela Pedretti contengono altri episodi. Ad esempio, la sera successiva ai fatti del treno ha picchiato e danneggiato l'auto di un altro giovane a Lugano. Un mesetto prima ha invece mentito alla polizia riguardo al contenuto di uno zainetto che portava, pieno di oggetti che il complice del treno aveva sottratto a un ragazzo del Sopraceneri ma che il 24enne ha detto essere suoi. Lesioni semplici, danneggiamento, ingiuria e ricettazione i reati penali commessi nei due casi. Condannato infine anche per contravvenzione alla Legge federale sugli stupefacenti e per violazione all'assistenza riabilitativa e delle norme di condotta, per non essersi presentato agli appuntamenti fissati dalla rete che avrebbe dovuto seguirlo dopo la condanna per utilizzo di marijuana e cocaina.

Leggi anche: