Locarnese

‘Con le auto in Piazza Grande’, i commercianti ci riprovano

Fra le deroghe chieste al Municipio di Locarno, la Scia auspica il ripristino dei parcheggi, per tre domeniche, dalle 10 alle 18. Tiepido Palazzo Marcacci.

2006, sembra un secolo fa
(Ti-Press)
26 novembre 2020
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Difficilmente avrà le gambe per correre, ma puntualmente l'idea torna ad incunearsi nel discorso su una fruizione più incisiva del centro cittadino nel cruciale periodo prenatalizio. Stiamo parlando della richiesta, formulata oggi al Municipio da parte della Società commercianti industriali e artigiani (Scia), di riaprire Piazza Grande alle auto. Sarebbe per soste non superiori a mezz'ora, dalle 10 alle 18, nelle tre domeniche di apertura concesse in deroga il 13, 20 e 27 dicembre. La proposta non è nuova: giusto un anno fa era stata riesumata da una mozione Akai e cofirmatari per coprire i momenti di stanca in centro. Il Municipio si era espresso negativamente, aprendo però alla creazione di 9 stalli gratuiti fra zona Posta e Città Vecchia.

Ora la temporanea “rimotorizzazione” di Piazza Grande – pedonalizzata dal 2007 – viene rispolverata dalla Scia, ma più che altro come “surplus” messo sul piatto assieme ad un altro auspicio, che appare decisamente più assecondabile: consentire il parcheggio gratuito nell'autosilo di Largo Zorzi (di proprietà comunale) così come successo l'anno scorso.

La conferma della difficile attuazione del ripristino dei parcheggi nel cosiddetto salotto cittadino arriva dal sindaco Alain Scherrer ancor prima ancora di prendere atto ufficialmente atto della richiesta dei commercianti. «La premessa – dice Scherrer alla “Regione” – è che siamo sempre pronti a discutere le proposte che possano aiutare i commercianti. Infatti per i parcheggi gratuiti nell'autosilo l'abbiamo dimostrato e ci sono le basi per una conferma. Quanto alle auto in Piazza Grande, la vedo difficile perché esiste già un progetto di abbellimento e addobbo per le feste. Le piante ornamentali sono già state tolte, e posato l'albero di Natale. Sul resto si sta lavorando. Far convivere le due cose pare oggettivamente problematico. Ma ne discuteremo in Municipio». Che se ne parlerà comunque a Palazzo Marcacci lo conferma il vicesindaco Paolo Caroni. Che in più, a titolo personale, come capodicastero Promozione economica, dice però di sottoscrivere l'idea «se intesa come misura provvisoria che non ostacola le manifestazioni e può aiutare le attività in piazza. Allo stesso modo mi piaceva la proposta della mozione Akai, sottoscritta da una parte significativa del Consiglio comunale ma poi preavvisata negativamente, a maggioranza, in Municipio».

Nella nota Scia da lui firmata, il presidente Giovanni Caroni descrive la richiesta dei parcheggi gratuiti nell'autosilo di Largo Zorzi come una misura “per sostenere il commercio locale e agevolare gli acquisti in questo periodo d’incertezza dovuto alla pandemia di Covid-19”; e giustifica la proposta di riaprire Piazza Grande alle auto con la necessità di “evitare che vi sia troppa gente agli accessi degli autosili; per permettere ai clienti di potersi avvicinare il più possibile ai commerci, evitando quanto possibile assembramenti sotto i portici; e poter effettuare i propri acquisti in tutta sicurezza”. Questo poiché “mai come quest’anno è necessario dare un aiuto ai nostri commercianti, da troppi mesi lasciati soli. Abbiamo visto che in un periodo di emergenza, se c’è la volontà, la Piazza Grande può essere sfruttata al meglio e in tutta sicurezza”.

Giovanni Caroni: ‘Periodo prenatalizio bruciato’

Quanto alla situazione commerciale attuale nel Locarnese, Giovanni Caroni aggiunge, raggiunto telefonicamente: «D'estate si è lavorato relativamente bene, complice l'afflusso turistico interessante sia come numero, sia come provenienza: gli ospiti erano svizzeri e propensi a spendere qualcosina in più. Domani c'è il “Black Friday”, che attendiamo con curiosità, ma tutti sono concordi nel dire che il periodo prenatalizio è bruciato e non vi saranno quindi dati positivi. In primo luogo v'è la paura ad uscire di casa e ritrovarsi in mezzo alla gente, e secondariamente, come sempre succede nei momenti di crisi, torna la propensione al risparmio». 

Giovanni Caroni tocca poi il tema del sostegno pubblico ai commerci: «Ci sono stati tanti aiuti per molti settori, quello sportivo compreso, ma il piccolo commercio è stato un po' tagliato fuori, al punto che potrebbero essere ipotizzabili richieste di aiuto al governo per dicembre. Per quanto riguarda inizio anno, non nascondo che le prospettive sono nere: quanto a cifra d'affari, gennaio, febbraio e marzo sono i mesi peggiori. Al momento si fa ancora finta di niente perché come generalmente accade, specialmente nel Sopraceneri, se l'estate è stata buona le liquidità autunnali sono decenti. Ma dopo l'autunno arriva il crollo». Caroni si dice «consapevole che difficilmente la richiesta di riaprire Piazza Grande alle auto sarà accolta. Noi l'abbiamo inoltrata per facilitare la vita a tutti, anche ai più timorosi, in questo momento così condizionato dalla pandemia. Parliamo comunque di deroghe vista la situazione eccezionale, non di regole. Va anche detto che in Piazza Grande le agevolazioni ci sono, specialmente per i ristoratori, che possono sfruttare più superfici; ma hanno un effetto relativo. Ciò a causa delle limitazioni numeriche imposte ai gruppi ma anche perché, più in generale, manca la gente». 

 

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