Luganese

La sinistra di Morcote al Municipio: 'Dimettetevi'

La richiesta arriva dopo la seduta di Consiglio comunale del 27 ottobre, quando il sindaco Nicola Brivio - che non si ricandiderà - è rimasto senza dicasteri

Clima politico rovente a Morcote (Ti-Press)
18 novembre 2020
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Il Municipio di Morcote in corpore, e il sindaco in primis, diano le dimissioni. A chiederlo è la locale Unione socialisti e indipendenti (Usi), ritenendo l'esecutivo ormai sfiduciato dal legislativo. Casus belli infatti è proprio l'ultima seduta di Consiglio comunale (Cc), il 27 ottobre scorso, quando il sindaco Nicola Brivio ha annunciato che non si ricandiderà alle elezioni comunali della prossima primavera, anche a causa di una malattia contro la quale sta lottando, e sempre la stessa sera è rimasto senza dicasteri: a Rachele Masseri sono state affidate le Finanze, ad Andrea Soldini l'Amministrazione e le Opere pubbliche e infine il Tempo libero a Massimo Suter.

Casus belli il Consuntivo 2019

"L'avvenuta recente decisione di ridistribuire fra i Municipali i dicasteri sin qui attribuiti al sindaco non può che confermare che con un sindaco impedito a svolgere il suo mandato ma che vuole conservare la carica fino a fine legislatura – sostiene l'Usi in una nota –, il Municipio, sfiduciato a sua volta dal Cc, non può che essere allo sbando totale». Il riferimento è all'esecutivo sfiduciato riguarda la discussione sul Consuntivo 2019. Tre voci di spesa non sono infatti state votate dal Cc: il sorpasso di spesa del 240% (ossia 49'000 franchi) per la manifestazione 'Morcote Classic Festival'; il pagamento di una fattura da 30'000 franchi per lo studio della galleria di circonvallazione del paese; l'utilizzo di una società per dei mandati dei quali l'ultimo per uno studio sui sentieri panoramici e che, malgrado le richieste di informazioni fatte dalla Gestione rimaste senza risposta, porrebbero ombre sulla reale consistenza della società.

Le colpe degli altri municipali

Il fatto che Brivio non abbia dato risposta agli atti parlamentari che chiedevano chiarimenti sui conti, avendo lasciato la sala consiliare dopo aver dato l'annuncio che lo riguardava, è uno dei motivi principali che porta l'Usi a chiederne le dimissioni. Ma la colpa sarebbe anche del resto dell'esecutivo: "Altrettanto grave è il fatto che i municipali, che pure hanno avallato in buona fede i pagamenti di tali mandati per 100'000 franchi, non abbiano avuto il coraggio, una volta emerse le criticità sollevate dalla Gestione e confermate dal Cc, di esigere dal sindaco spiegazioni e chiarimenti, preferendo invece delegare tale compito alla Commissione della gestione". La sinistra infine sottolinea che l'approvazione solo parziale dei conti 2019 rappresenti "un preciso voto di sfiducia nei confronti del Municipio e del sindaco".