Luganese

'Ricorderemo il sorriso, la dolcezza, la disponibilità di Lucas'

Si è tenuto stamattina al Famedio di Lugano il funerale del 20enne tragicamente scomparso mercoledì sera a Canobbio. Moltissimi i giovani presenti.

Il funerale del 20enne Lucas Portmann (Ti-Press)
10 ottobre 2020
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«Ciao Lucas!». Un grido, urlato a quel cielo che mercoledì sera ha accolto il figlio, il fratello, il nipote, l'amico, il famigliare, il compagno di scuola e il collega Lucas Portmann. Un grido rotto dalla commozione ma liberatorio, dopo giorni di sbigottimento e al termine di una cerimonia che questa mattina al Famedio di Lugano ha accompagnato il 20enne tragicamente scomparso cadendo da un tetto di Canobbio verso la sua vita ultraterrena.

Don Tamagni: 'Il suo sorriso, la sua dolcezza, la sua disponibilità'

Una fiumana di persone si è riunita per l'estremo saluto al ragazzo, portando palloncini bianchi e viola – poi lasciati liberi nel cielo – e fiori dello stesso colore. Ma soprattutto portando se stessi, il proprio dolore e il proprio ricordo «del sorriso, della dolcezza e della disponibilità per gli altri di Lucas», come ha sottolineato durante l'omelia da don Samuele Tamagni parrocco di Cadro, dove il giovane viveva, e Davesco-Soragno. La famiglia, avvolta dignitosamente nel dolore, e tanti, tanti giovani. Una presenza così folta, segno non soltanto della fitta rete di relazioni intrecciata dal 20enne, ma anche del profondo segno lasciato da una scomparsa assurda, a un'età alla quale la morte dovrebbe essere un pensiero remoto.

'Non siamo qui per rispondere ai perché'

E invece con la fatalità del destino si sono dovute confrontare le decine di persone che hanno partecipato alle esequie, i giovani e le giovani con i volti rigati dal pianto e i pensieri colmi di domande. «Non siamo qui oggi per rispondere ai perché – ha ricordato il sacerdote –, ma ad ascoltare il Signore che con la sua parola ci parla e ci consola e ci fa capire che non siamo soli». Legandosi al brano del Vangelo secondo Giovanni, che narra la resurrezione di Lazzaro, sono stati così toccati principalmente i tre aspetti fondamentali dell'amicizia, della pietra e del ringraziamento.

La prima, fondamentale per farsi voler bene: «Aldilà della sua irrequietezza interiore, Lucas ha saputo lasciare un segno nel cuore di molti. Anche nelle persone più anziane, al punto da voler lavorare nell'ambito delle case per anziani». E poi le pietre, che pesano sui cuori e delle quali Gesù ci invita a liberarci e infine un grazie «a Dio, per tutto quello che ha compiuto nella nostra vita e in particolare nella vita di Lucas».

L'estremo addio sulle note di 'Immortale' di Guè e Sfera

Parole che hanno toccato nel profondo i numerosi presenti, come ha colpito anche la canzone scelta per l'addio: Immortale, di Guè Pequeno e Sfera Ebbasta. Artisti in linea con i gusti della generazione di Lucas, ma soprattutto autori di un pezzo che non può lasciar indifferenti e che richiamano all'urlo liberatorio dei suoi tanti amici. "Io sono sicuro che scenderà la pioggia quella notte quando me ne andrò – recita la canzone –, stappa una bottiglia, versa a terra una goccia. Grida: "Non ti dimenticherò", ma la mia voce è immortale, la mia parola è immortale".

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