Luganese

Lugano, tre ore per approvare il consuntivo 2019

Il Consiglio comunale dopo lunghe discussioni dà luce verde ai conti della Città che hanno chiuso con un utile d'esercizio di 6,7 milioni.

Lunga ed estenuante la seduta per approvare i conti positivi
6 luglio 2020
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Oltre tre ore di discussioni per il via libera, ieri sera, del Consiglio comunale di Lugano al consuntivo 2019 della Città che ha fatto registrare un utile d'esercizio di poco più di 6,7 milioni di franchi. I Verdi si sono però astenuti: nonostante il buon mantenimento della situazione finanziaria, il capogruppo Nicola Schoenenberger ha messo in evidenza l'assenza di una politica capace di entusiasmare i cittadini e la mancanza del bilancio ambientale e sociale. L'astensione è une gesto politico tramite il quale i Verdi non si riconoscono nell'orientamento della politica comunale. Note critiche sono giunte anche dai socialisti. Il vice capogruppo Carlo Zoppi ha rimarcato le lacune della Città dal profilo ambientale e sociale (alloggi a pigione moderata che ancora non ci sono). Perciò, il gruppo si astiene e non approva il documento finanziario. Udc Tiziano Galeazzi ha invece salutato favorevolmente i conti rimarcando la crescita delle spese e le prospettive causate dal Covid-19 che porterà risultati negativi l'anno prossimo.

Bocciati i dicasteri Immobili e Pianificazione

Secondo Michel Tricarico (Ppd), avrebbe potuto essere un bellissimo consuntivo, ma è stato 'abbruttito' in corso d'opera, anche se gli indicatori economici sono positivi. Preoccupa la riduzione degli investimenti a 52 milioni, contro i 60 previsti, mentre il patrimonio immobiliare della Città è da migliorare e occorre investire. Ci sono troppi oneri di centralità a carico di Lugano. Tricarico ha chiesto l'aggiornamento del Piano finanziario e sostegno all'economia locale senza aumentare il moltiplicatore d'imposta. Lukas Bernasconi (Lega) ha tracciato un bilancio senz'altro positivo sottolineando i costi in aumento. Il futuro cresceranno ancora per cui l'invito è di mantenere il rigore. Bocciati il Dicastero immobile e quello della pianificazione del territorio a causa dell'abuso della spiaggetta a Caprino. Poi, ha evidenziato troppi ritardi per il polo sportivo e quello congressuale. Karin Valenzano Rossi (Prl) condivide l'approccio dei Verdi: «La Città è ben amministrata ma mancano le visioni e lascia l'amaro in bocca il rapporto fra il Municipio e la commissione della Gestione. I conti tornano però, gli indicatori principali sono positivi, la pandemia lascerà strascichi negativi da gestire senza panico. Sarà importante fissare le priorità degli investimenti da gestire con oculatezza».

Risultati buoni ma quei 877 milioni di debiti...

Ferruccio Unternaerer, presidente della commissione della Gestione, ha sottolineato che i risultati sono stati ottenuti grazie a sopravvenienze d'imposta, per cui occorrerà cautela non come successo con l'aggiornamento del preventivo 2020, un 'assalto alla diligenza'. Il presidente ha poi rimarcato i rischi finanziari legati ai 4,06 milioni corrispondenti al saldo in conto corrente postergato concesso alla Lugano Airport Sa. Note positive per il resto del documento finanziario. Il consuntivo 2019 ha indicatori buoni ma il debito pubblico pro-capite è tuttora pari a 9'958 franchi (sopra i 5 mila è da ritenere eccessivo) e la quota di capitale proprio è pari al 10% (sotto o uguale al 10% è valutata debole). Resta poi quel debito fisso a lungo termine della Città che ammonta a poco più di 877,1 milioni (nel 2014 era 989,6 milioni) e il relativo problema degli oneri per interessi passivi pagati nel 2019 pari a oltre 11,7 milioni l'anno  (nel 2014 erano quasi 20).  Il grado di autofinanziamento, proprio per merito degli ammortamenti straordinari di 20 milioni, è del 115,40%. Il trend di questi dati finanziari sono rassicuranti. Unternaerer ha poi ricordato la scomparsa del funzionario Maurizio Grassi per il quale è stato fatto un minuto di silenzio.

Capitale proprio per limitare l'effetto Covid-19

Michele Foletti, capo dicastero finanze: «Anche quest'anno me la sono cavata. La strategia del Municipio è approvata, critiche sono 'solo' politiche. Il bilancio resta tuttavia fragile sugli investimenti non troppe illusioni sul ruolo anticiclico della Città per contrastare gli effetti del Covid-19. L'avanzo d'esercizio non è un indicatore di salute finanziaria del Comune. Il capitale proprio lo useremo per far fronte ai futuri deficit. Andranno fatte scelte anche sull'entità degli investimenti. Questa crisi dovrà insegnarci ad andare d'accordo affinché Lugano resti la locomotiva economica del cantone». Il sindaco di Lugano Marco Borradori: «Le difficoltà con la Gestione sono 'naturali' ma bisogna trovare il filo del discorso parlandoci, non dovrebbe essere così difficile. I risultati ottenuti in quattro anni sono buoni e la solidità finanziaria ci permetterà di affrontare la crisi pandemica. Mancano le visioni? Non è vero, ci siamo posti con la massima trasparenza. Abbiamo allestito i piani finanziari. Ora ci sono le direttrici di sviluppo e in ogni consuntivo registriamo obiettivi raggiunti e quelli mancati». Il sindaco ha poi difeso i due dicastero bocciati da Bernasconi.

Naturalizzazioni, polemica e la Lega lascia l'aula

Polemica in apertura di seduta: stavolta, il pomo della discordia è legato a una richiesta di naturalizzazione. Il gruppo della Lega dei ticinesi ha abbandonato l'aula perché, ha spiegato il capogruppo Boris Bignasca, «non ci sentiamo liberi di esprimerci sul tema. A Lugano ne abbiamo approvate centinaia. Per una volta, in maniera democratica abbiamo espresso la nostra posizione, peraltro allineata a quella del Municipio, ma il collega Bianchetti è stato interrotto e redarguito durante il suo intervento. Perciò, lasciamo l'aula per questa trattanda». Non è servita a nulla la replica della presidente dell'Ufficio presidenziale Giovanna Viscardi (Plr): «Ho solo detto che l'intervento di Bianchetti era al limite del confronto democratico e non era necessario lasciare la seduta».