Con 10 contrari, 4 astenuti e 32 voti favorevoli, viene archiviato un esercizio che chiude con un avanzo di 8,2 milioni di franchi
Via libera al consuntivo 2018 della Città di Lugano (con 32 voti favorevoli, 10 contrari e 4 astenuti). Un consuntivo che ha chiuso con un avanzo d’esercizio di oltre 8,2 milioni di franchi rispetto ai 7,88 indicati dal Municipio. Il documento ha raccolto l’astensione dei Verdi, il cui capogruppo Nicola Schönenberger ha dapprima fatto i complimenti all’esecutivo per aver fatto i compiti. A suo dire, occorrerebbe però procedere agli investimenti e manca un bilancio sociale e ambientale, bilancio che i verdi chiedono dal 2005.
Discorso diverso, quello del gruppo Udc, che per bocca della consigliera comunale Raide Bassi, ha spiegato i motivi per cui il partito lo boccia: in estrema sintesi il documento è poco trasparente e propone troppi superamenti di spesa e accantonamenti, ben al di là di quanto era previsto.
Dal canto suo, il gruppo Ps-Pc, respinge il consuntivo 2018 perché non sono stati affrontati una serie di argomenti, come l’alloggio a pigione moderata, il debito eccessivo verso terzi, la pedonalizzazione del lungolago e il Piano ecologico comunale. Insomma, per il gruppo, i conti tornano ma i contenuti politici mancano.
Michel Tricarico (capogruppo Ppd), ha sottolineato il fatto che si tratta di un buon consuntivo, anche se si supera la soglia dei 500 milioni di franchi di spesa. Tricarico non ha mancato di togliersi il classico sassolino dalla scarpa: “La riduzione del moltiplicatore di due punti si è rivelata una scelta politica (proposta dal Ppd) da considerare responsabile, non irresponsabile com’era stato detto un anno e mezzo fa. Il Ppd approva il consuntivo anche se gli investimenti sono inferiori a quanto previsto: 48 milioni invece dei 60 programmati, in tutto 37 milioni in meno in due anni".
Boris Bignasca, capogruppo della Lega, ha ringraziato i cittadini, le imprese, i nuovi contribuenti che hanno permesso alla città di poter vivere. Bignasca ha ringraziato anche il Municipio, ma evidenziando alcune note dolenti come l’aumento delle spese e ha espresso preoccupazione per il calo degli investimenti. Lugano ha bisogno di infrastrutture valide e degne di una città svizzera. Una necessità per crescere.
Anche Peter Rossi (Plr) ha fatto i complimenti al Municipio e all’amministrazione cittadina. Gli scenari catastrofici a fronte della riduzione del moltiplicatore non si sono avverati. Il Municipio, ha proseguito Rossi, ha mostrato incapacità di portare avanti i grandi progetti, un segnale poco confortante da parte di un esecutivo in balia del consenso elettorale; ciò provoca instabilità e titubanza nel tradurre programmi pubblicitari in realtà.
Dal canto suo, il capo dicastero finanze di Lugano Michele Foletti ha ribattuto alle critiche, ammettendo però che il bilancio sociale e ambientale sarà da rifare perché quanto realizzato finora non ha soddisfatto l’esecutivo. Respinge tuttavia al mittente le accuse di poca trasparenza dell’Udc e a quelle della capogruppo Ps-Pc che ha allestito un rapporto di minoranza. Intanto, sugli investimenti non effettuati, 14 milioni sono del Dicastero immobili. Rispetto al tema degli alloggi a pigione moderata, il bando di concorso verrà pubblicato a fine estate. Sul sedime in zona Lambertenghi il Decs, però, avrebbe voluto costruire una scuola media provvisoria. Incapacità del Municipio di portare avanti i progetti? “Non è facile quando partono male. Alcuni li abbiamo ereditati – ha detto Foletti –. Sono stati avviati diversi anni fa”. In merito agli investimenti e al debito, occorre trovare invece un equilibrio, mentre per la strategia di riduzione del debito, il capodicastero finanze ha detto che ci vuole prima il piano comunale degli immobili.
Il sindaco Marco Borradori a proposito dei grandi progetti: “Sono complessi e vi sono tanti elementi da far combaciare. Nei prossimi mesi ci saranno sviluppi significativi”.