Mendrisiotto

Si torna a parlare della ferrovia della Valmorea

Un incontro a Malnate prelude a un progetto che pianifica il ripristino della linea che attraversa la valle del Lanza e aggancia Stabio

Ai tempi dei viaggi turistici da Mendrisio (Ti-Press)
17 giugno 2020
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Si torna a parlare del treno nella valle del Lanza, non solo come un servizio turistico ma anche come trasporto a idrogeno per i pendolari del confine fra Varese, Como e Canton Ticino, da Mendrisio a Castellanza. L'occasione per riprendere il discorso sulla ferrovia della Valmorea è fornita dall'incontro ('Progetto di ripristino funzionale della ferrovia della Valmorea') promosso per sabato prossimo, con inizio alle 15, a Malnate, Comune varesino a ridosso del Gaggiolo.

All'incontro, organizzato dalla prima cittadina Maria Irene Bellifemmine, sono stati invitati i 19 sindaci dei paesi attraversati dalla linea, da Bizzarone a Castellanza, e i tre consiglieri regionali Marco Colombo, Samuele Astuti (docente all'università Liuc Cattaneo di Castellanza che nel corso degli ultimi anni ha elaborato uno studio sul recupero della Valmorea) e Angelo Orsenigo. Regista dell'operazione è Giampiero Pandiani, ex sindaco di Valmorea, che dagli anni '80 lavora per la ferrovia del Lanza, che ha dato respiro a un polmone ambientale pregiato. Nel 2018 la Regione Lombardia aveva stanziato un milione di euro per la messa in sicurezza e la riattivazione della linea della Valmorea.

Inaugurata nel 1926 e dismessa nel 1928, la linea collegava Castellanza a Mendrisio, attraverso la valle del Lanza, tra Valmorea, Rodero e Bizzarone, per entrare in Ticino dal cancello doganale di Santa Margherita a Stabio. Fra i lavori che, dopo la stanziamento di un milione di euro, sono stati previsti c’è un passaggio a livello a Valmorea, il ripristino della tratta tra Cantello e Cagno e la sistemazione in più punti delle traversine. A Stabio è previsto l’interscambio con la nuova linea ferroviaria transfrontaliera Arcisate-Stabio.

Sul progetto che sarà presentato sabato non ci sono anticipazioni, se non il fatto che si prevede l'abbandono dell'elettrificazione per passare a un treno a idrogeno. Nel 2013 sulla spinta del Club del San Gottardo e di associazioni comasche era stato proposto il recupero della linea su sedime di proprietà delle Ferrovie Nord Milano. Dal 1995 al 2014 sulla linea si è viaggiato per fini turistici con convogli speciali con composizioni formate da una locomotiva a vapore E3/3 delle Ferrovie federali svizzere, tre carrozze passeggeri della Gotthardbahn, anch’esse d’epoca, e un carro merci chiuso Ke. Nel 2014 le corse turistiche da Mendrisio a Malnate erano state sospese in quanto interferivano con i lavori della Arcisate-Stabio.