Mendrisiotto

Chiasso rilancia l'idea di un polo sportivo-turistico a Seseglio

Il Municipio pubblica la variante di Piano regolatore che apre la porta a possibili promotori. Nel 2013 il popolo l'aveva bocciata

Il Municipio non vede l'ora di risanare (Ti-Press)
30 maggio 2020
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Il paesaggio, lì a ridosso del Centro sportivo comunale a Seseglio, in questi anni non è cambiato. Semmai la vegetazione che ricopre il terreno (privato) sul limitare del complesso è ancora più fitta, il bosco avanza e lo stato di abbandono si mostra più evidente. Insomma, un pugno nell'occhio per il Municipio della cittadina, che oggi è (di nuovo) determinato a mutare panorama mettendo mano al Piano regolatore (Pr). Lo è tal punto da rispolverare un progetto confinato quasi sette anni orsono (era il novembre del 2013) in un cassetto da un referendum. All'epoca la popolazione - o meglio il 58,3 per cento dei votanti - non aveva bocciato solo la variante pianificatoria, bensì (sottotraccia) pure l'intenzione di un promotore privato di creare un polo termale.

I contenuti? Sportivi, turistici e ricreativi

Lasciato sedimentare il dissenso - che aveva coalizzato più forze politiche: Sinistra, Verdi e Ppd -, ora l'esecutivo ci riprova. Lo fa ripartendo dal Pr e dalla definizione di una Zona per attrezzature sportive private che fa leva su una superficie più ampia dell'attuale, di 7'482 metri quadrati, ma restringe le dimensioni di un futuro insediamento. Sia chiaro, la sostanza dei piani resta la stessa, aprendo alla 'realizzazione di infrastrutture di carattere sportivo e/o turistico-ricreativo, anche aventi carattere multifunzionale con i servizi ivi connessi'. Ciò che conta, si precisa da subito nell'incarto, è 'formare un’unità territoriale chiaramente riconoscibile e con identità propria, tenuto conto dell’adiacente Centro sportivo comunale'. Il risultato? Proporre un'immagine che 'metta in evidenza un valore aggiunto al comparto urbano in cui si inserisce'.

Gradimento cercasi

Tratteggiate le 'istruzioni per l'uso' della variante, resta tutto da misurare il gradimento che questa mossa del Municipio chiassese riuscirà a raccogliere. C'è da credere che i contrari al progetto non hanno certo dimenticato o archiviato il dossier in un angolo della memoria. In altre parole, susciterà perplessità - nei promotori del referendum in primis - il fatto di ripresentarsi con uno strumento pianificatorio che ricalca il passato? Senza trascurare che non potrà non essere passata alla lente la proposta dei privati che si riaffacceranno su Seseglio. In realtà, ci fa capire Piercarlo Bedulli , presidente della sezione Us-I Verdi, le novità erano nell'aria e di sicuro terranno banco nella riunione del gruppo in programma fra qualche giorno.

Qualche certezza, in ogni caso, l'autorità locale al pari del capo dicastero Pianificazione Davide Lurati ce l'hanno. Detta altrimenti, senza delle garanzie difficilmente si sarebbe usciti allo scopero con la nuova variante. "In effetti - conferma a 'laRegione' il municipale -, prima di dare voce alle riflessioni effettuate con i pianificatori, concretizzate nell'attuale strumento - oggi in pubblicazione fino al 26 giugno e consultabile sul portale del Comune (www.chiasso.ch) -, abbiamo presentato l'incarto alla Commissione edilizia e abbiamo sondato tutti i gruppi politici". Con quale esito? "In buona sostanza, dal Plr al Ppd, dalla Lega a Us-I Verdi, tutti si sono detti favorevoli, pur con qualche nota a margine". Quindi il muro che si era eretto in passato davanti all'idea di un centro termale a Seseglio sembra essersi sgretolato. "Sia chiaro - spiega Lurati -, quello compiuto è il primo passo. A questo punto vedremo quale seguito avrà la pubblicazione dei piani - quindi se vi saranno delle opposizioni, ndr - e come affronteremo il resto del cammino procedurale". Con la consapevolezza che, già a suo tempo, il Dipartimento del territorio aveva dato via libera.

'Non c'è nessun promotore in vista (per ora)'

Nel prossimo futuro, infatti, ci sarà anche da capire se vi sono ancora degli interessati all'operazione. "Al momento - ci risponde il capo dicastero - non c'è nessun promotore in vista. D'altro canto, ci vorrà del tempo prima che si facciano avanti. Adesso è importante si prenda atto dell'aggiornamento del Piano regolatore". Infatti, si conta parecchio su questo rilancio. "Dopo il referendum - tiene a far sapere Lurati -, nessuno ha mai depositato una domanda di costruzione - dunque un progetto, ndr - conforme all'utilizzo permesso, oggi, dalla pianificazione. Ecco che il rischio di non riuscire a sbloccare la situazione senza una revisione è più che reale. E in quel comparto abbiamo un problema: quel terreno va risanato".

La necessità, impellente, di una bonifica per un appezzamento che, a livello cantonale, è classificato come 'sito inquinato da sorvegliare', rappresenta, di fatto, una delle ragioni che hanno spinto il Municipio a concretizzare una nuova versione della variante immaginata sul fondo all'ingresso della frazione di Seseglio. "Se andrà in porto una iniziativa nel segno indicato dalla pianificazione prevista, la condizione 'sine qua non' sarà appunto risanare l'area", ribadisce il capo dicastero. Senza dimenticare che 'l’onere di risanamento spetta ai proprietari del fondo o agli istanti e non al Comune', come si precisa nel rapporto che accompagna la pubblicazione degli atti.

Anche Chiasso ha una valenza turistica

Senza un recupero ambientale, del resto, non sarebbe possibile dare agio alle ambizioni del Comune. Il Municipio, in effetti, rilancia forte della convinzione 'che grazie alle modifiche di azzonamento qui proposte (nella variante, ndr) si possa promuovere il settore turistico chiassese e in generale della regione nel Mendrisiotto grazie a una nuova interessante struttura polivalente che va a coprire una lacuna nell’offerta regionale'. Un cambio di panorama non possibile oggi. "E qui si innestano gli altri motivi che ci hanno portato a riprendere in mano il dossier - richiama ancora Lurati -. Il fondo è in uno stato di abbandono già da diversi anni, Dal unto di vista estetico, insomma, non è una bella immagine per Chiasso. Senza trascurare il fatto che il bosco continua ad avanzare".

Tra gli argomenti che, ora, l'esecutivo mette a sostegno dei piani c'è il ridimensionamento del potenziale insediamento. "Gli indici infatti sono stati ridotti. Poi ci sono le specifiche della zona che delineano le attrezzature previste (sportive private e a carattere turistico-ricreativo) e che, soprattutto, escludono la presenza di grandi generatori di traffico, alberghi e strutture ricettive simili e attività legate alla prostituzione". Come dire, come punto di (ri)partenza non è male.