Nessuna operazione di spoglio per i tagliandi di Claro. Previsto uno spoglio aggiuntivo. Avviata un'inchiesta interna
Sessanta buste di trasmissione consegnate in un unico quartiere di Bellinzona – Claro – sono rimaste erroneamente escluse dalle operazioni di spoglio delle elezioni federali del 20 ottobre scorso. Lo comunica il Municipio di Bellinzona, dopo essere stato informato dai suoi servizi. L’esecutivo ha immediatamente avvertito del fatto la Cancelleria dello Stato “e in parallelo avviato un’inchiesta per appurare le ragioni per cui nel quartiere in questione le buste non siano state inserite nei trasporti al punto di spoglio centralizzato, che era stato organizzato a Palazzo Civico”. Il Municipio ha inoltre disposto che la procedura di prelievo e trasmissione delle buste di voto sarà sottoposta a un’ulteriore verifica affinché siano esclusi in futuro accadimenti simili.
La vicenda avrebbe o potrebbe avere risvolti penali? Interpellato dalla ‘Regione’, il Ministero pubblico afferma che in base a quello che è emerso finora le sessanta schede sono state dimenticate per sbaglio quindi si sarebbe davanti a un’eventuale negligenza, mentre per giurisprudenza i reati di incetta di voti e frode elettorale sono reati intenzionali e per ora nel caso concreto non c’è indizio di intenzionalità/dolo. Per il momento quindi non ci sono elementi di rilevanza penale. È però chiaro, aggiunge la Procura, che se dalle verifiche della Cancelleria dovesse emergere l’ipotesi di dolo, la Cancelleria stessa sarà tenuta a fare una segnalazione all’autorità di perseguimento penale, ovvero il Ministero pubblico.
Sulla questione ha preso posizione anche la Cancelleria dello Stato, comunicando che sarà necessario procedere a uno spoglio aggiuntivo, precisando che il numero delle schede rinvenute non sarà ad ogni modo sufficiente per modificare l’assegnazione dei seggi per il Consiglio nazionale e l’elezione di ballottaggio per il Consiglio degli Stati, prevista il 17 novembre. Quanto al ritrovamento delle 60 buste di trasmissione, “erano state depositate per tempo nella cassetta per il voto per corrispondenza, ma erano rimaste escluse dallo spoglio. Il Consiglio di Stato ha ordinato – d’intesa con la Cancelleria federale – uno spoglio supplementare. I risultati aggiornati delle elezioni federali verranno pubblicati sul Foglio ufficiale di martedì 12 novembre.
Non è però il primo episodio in Ticino, alle ultime comunali ad Avegno-Gordevio 45 schede ancora sigillate erano rimaste chiuse in cassaforte. La regolarità del voto non era stata inficiata, ma la vicenda aveva avuto un seguito per i cinque municipali dell’epoca, condannati a multe di 200 franchi a testa. In quel caso il Cantone aveva avviato un’inchiesta disciplinare sulla base della legislazione elettorale. Da noi raggiunto, Francesco Catenazzi, responsabile dei servizi giurdici del Consiglio di Stato, oltre al caso di Avegno Gordevio non rammenta altri episodi simili. Il Consiglio di Stato può infliggere multe disciplinari fino a un massimo di 5000 franchi ai membri del Municipio e degli Uffici elettorali colpevoli dell’inosservanza della legge.