Svizzera

A più della metà degli svizzeri non piace la 5G

Lo rivela un sondaggio del gruppo Tamedia. L'indagine mostra come il 57 per cento dei cittadini si dica contrario. Le antenne fanno discutere anche in Ticino

(Ti-Press)
4 giugno 2019
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Oltre la metà degli svizzeri non sostiene l'innalzamento dei valori limite di radioprotezione. Lo indica un sondaggio online effettuato dal gruppo editoriale Tamedia.

Il potenziamento degli impianti dovrebbe consentire agli operatori della telefonia mobile di introdurre più rapidamente del previsto la nuova tecnologia 5G. Ebbene, dall'indagine emerge che il 34 per cento delle persone interrogate si dice "contrario" alla moderna tecnologia e il 23 per cento "piuttosto contrario", si legge sulle pagine dei quotidiani romandi del gruppo '24Heures' e 'Tribune de Genève'. Dal canto loro, i "favorevoli" sono solo il 16% e il 21% si dichiara "piuttosto favorevole". Il sondaggio è stato realizzato dal 22 al 23 maggio scorso presso 19'018 persone in tutta la Svizzera. Il margine d'errore si situa attorno al +/- 1,4 per cento.

Che questa nuova tecnologia divida l'opinione pubblica lo si è visto anche a sud delle Alpi. Nelle ultime settimane con il moltiplicarsi delle domande di costruzione si sono amplificate pure le opposizioni. Gli ultimi ad alzare la voce sono stati alcuni abitanti del Mendrisiotto. A Chiasso e a Balerna in particolare sono decine le censure calate sui progetti resi pubblici da Swisscom e Sunrise. Il dibattito con gli operatori del settore, che ribadiscono il rispetto delle norme, è aperto.

Nel frattempo, il canton Friburgo dichiara di voler maggiore trasparenza in materia di introduzione e di ubicazione di antenne di telefonia mobile, in particolare per la tecnologia 5G. D'ora in poi tutte le richieste saranno sottoposte al rilascio di un permesso di costruzione.

La decisione è stata annunciata ai media dal consigliere di Stato Jean-François Steiert (Ps), responsabile del Dipartimento cantonale dell'ambiente e delle costruzioni. L'inoltro di una domanda di costruzione avverrà, con effetto immediato, tramite una pubblicazione nel foglio ufficiale e consentirà alle persone che si ritengono danneggiate da un progetto di formulare la loro opposizione "in buona e debita forma".

Le autorità cantonali vogliono rafforzare la trasparenza nei confronti dei cittadini, dal momento che questi ultimi hanno l'impressione di essere messi davanti al fatto compiuto dagli operatori di telefonia mobile. Finora le richieste erano trattate tramite la procedura agevolata, senza cioè la pubblicazione nel foglio ufficiale.

La decisione risponde a cinque interventi parlamentari riguardanti lo sviluppo in corso della moderna tecnologia 5G e le preoccupazioni espresse negli ultimi mesi da associazioni e cittadini in merito alle sue conseguenze sulla salute.