Bellinzonese

Il Municipio di Bellinzona sulle antenne 5G: 'intenzioni da chiarire'

L'esecutivo chiederà agli operatori di telefonia di specificare nell'incarto della domande di costruzione la tecnologia che si intende utilizzare

28 maggio 2020
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Anche il Municipio di Bellinzona intende sollecitare gli operatori di telefonia mobile al fine di specificare, nell'incarto oggetto delle domande di costruzione e ammodernamento di antenne, il tipo di tecnologia che s'intende utilizzare. È quanto emerge dalla risposta fornita all'interpellanza inoltrata dal gruppo Ppd-Gg in Consiglio comunale, che domandava all'esecutivo se quest'ultimo ritenesse corretta una forma di licenza edilizia che indica con con un generico 'aggiornamento tecnico con cambio antenne' l'introduzione della tecnologia 5G. Il Municipio informa che il Cantone, in una lettera del marzo scorso trasmessa ai Comuni, ha indicato di avere richiesto di specificare il tipo di tecnologia adottata in fase di domanda di costruzione. Una richiesta che è stata tuttavia respinta dagli operatori di telefonia mobile. Malgrado ciò, l'esecutivo intende ora riformulare la medesima domanda. Il Municipio spiega inoltre che vi è stato un incontro con una delle compagnie, "dov’è stato illustrato come i cambiamenti di abitudini della popolazione hanno portato ad un rapido sviluppo tecnologico nell’ambito della trasmissione mobile dei dati e come la nuova rete potrebbe rispondere ai nuovi bisogni limitando le emissioni".

Due ricorsi pendenti

L'esecutivo informa poi che sul territorio comunale vi sono attualmente 10 installazioni potenzialmente autorizzate per tecnologia 5G. Entrambe le licenze edilizie per l'antenne nel quartiere di Bellinzona (via San Gottardo e via dei Gaggini) sono state rilasciate lo scorso novembre. In entrambi i casi pende un ricorso collettivo al Consiglio di Stato. 

Il Ppd aveva inoltre chiesto al Municipio se avesse già valutato la possibilità di utilizzare la propria competenza residua in materia di prevenzione ai sensi della LPAmb e adottare una norma limitante di Piano regolatore (o una zona di pianificazione), perlomeno nei comparti più sensibili laddove sono presenti scuole, asili, strutture sanitarie, case anziani e siti a grande densità di popolazione. A questo proposito il Municipio informa che si è già "deciso di estendere a tutto il comprensorio comunale l’articolo dell’ora quartiere di Bellinzona con una specifica variante pianificatoria, al fine di tutelare il carattere, la qualità e l’attrattività in particolare delle zone destinate all’abitazione mediante la protezione dalle immissioni immateriali e garantire il loro adeguato inserimento nel contesto territoriale, in particolare a salvaguardia del patrimonio naturale, culturale e del paesaggio". La norma definisce in particolare un ordine di priorità, che privilegia la collocazione degli impianti di telefonia nelle ubicazioni percepite come meno sensibili. 

Il 4 marzo i servizi cantonali si sono espressi favorevolmente nell’evasione dell’Esame preliminare, per cui si è già proceduto con la necessaria (in base alla Legge sullo sviluppo territoriale) fase di informazione e partecipazione, che è in corso. "Rispettivamente si procederà, poi, con il licenziamento del messaggio municipale per l’adozione delle modifiche pianificatorie da parte del Consiglio comunale, che dovranno poi ancora essere approvate da parte del Consiglio di Stato".