Il nuovo calcolo proposto dal Dipartimento, da oggi in consultazione, tiene conto al 70% delle emissioni di CO2 e al 30% del peso del veicolo
Addio sistema bonus/malus: la formula per il calcolo dell'imposta di circolazione cambia a partire dall'anno prossimo (calcola quanto costerebbe). La proposta, posta oggi in consultazione dal Dipartimento delle istituzioni, semplifica notevolmente il calcolo, ma soprattutto “rispetto al passato l'imposta di circolazione è ora notevolmente allineata alla media nazionale”. Così si legge nella lettera inviata dal Dipartimento alle cerchie interessate, e che presenta il rapporto allestito dal Gruppo di lavoro istituito ad hoc.
Dopo una serie di analisi e confronti, il Dipartimento opta per una formula che tiene conto al 70% delle emissioni di CO2 del veicolo, e al 30% del suo peso. “Così facendo – si spiega nel testo – vengono agevolate le vetture meno inquinanti nonché quelle più leggere, ovvero con un minor impatto rispettivamente sull'ambiente e sull'infrastruttura stradale”.
Non potendo poi vincolare l'incasso dell'imposta direttamente alla copertura di costi o attività specifiche in questo ambito, si è optato per aprire un “conto stradale” che “permetta di avere un ordine di grandezza delle spese sostenute dal Cantone nell'ambito della circolazione stradale che possa essere messo in relazione con il gettito d'imposta“.
Questo risponde “in larga parte”, a mente del Dipartimento delle istituzioni, alle richieste contenute nelle due iniziative popolari legislative generiche presentate nel corso del 2017 dal Ppd: “Gli automobilisti non sono bancomat” e “Per un'imposta di circolazione più giusta”. Oltre a chiedere di diminuire l'importo, le iniziative chiedevano di semplificare ancor di più la formula, considerando esclusivamente le emissioni di CO2, così da non penalizzare chi – come le famiglie – acquista giocoforza veicoli più grandi, ergo più pesanti.
Se quello descritto è lo scenario che dovrebbe, a mente del Dipartimento, realizzarsi dall'anno prossimo, per il 2019 si applica ancora il calcolo basato sul sistema degli ecoincentivi, con la conferma della riduzione complessiva del gettito di cinque milioni di franchi annunciata nel luglio 2018. “Il risparmio medio per ogni proprietario si attesterà così al 5%, rispetto all’imposta 2018”, si legge nel comunicato stampa del governo, appena pubblicato.