Vittime della deforestazione
Ma i capibara sono roditori? Ebbene sì, ed è il roditore più grande del mondo! La sua stazza media si aggira intorno ai 100 chili e ha le dimensioni di un lupo adulto. Originario del Sudamerica, il capibara si aggira ai margini di paludi melmose, nuota negli stagni della giungla e fa uno spuntino nelle praterie allagate. Pur essendo un roditore, con il suo musetto buffo, non suscita lo stesso interesse dei lontani cugini roditori. I suoi parenti più stretti sono i porcellini d’India e, alla lontana, anche i cincillà. È l’ultima delle numerose specie di roditori erbivori massicci che hanno vissuto storicamente in Sudamerica. Purtroppo, è anche un animale che deve sempre più fare i conti con la perdita di habitat e alcune popolazioni sono persino a rischio. Da anni oramai il WWF si impegna a preservare gli ecosistemi di questo animale lavorando affinché venga eliminata la conversione di foreste, savane e praterie in campi per la produzione di soia e carne. Questo processo in atto è infatti alla base della messa in pericolo della sopravvivenza dell’animale. Lavorando con le persone e le comunità per conservare gli ecosistemi, possiamo contribuire a garantire che le popolazioni di capibara rimangano in salute per gli anni a venire.
Ecco alcune informazioni che forse non tutti conoscono su questo enorme roditore. I capibara vivono sulla terraferma? I capibara sono semi-acquatici, cioè vivono in parte sulla terraferma e in parte in acqua. Dividere il tempo tra terra e acqua permette loro di mangiare piante acquatiche e di mantenersi freschi. Questi roditori hanno piedi palmati come le rane e le anatre, che li aiutano a nuotare velocemente. Inoltre, gli occhi, le orecchie e le narici si trovano sulla sommità della testa, il che consente loro di rimanere per lo più immersi per lunghi periodi di tempo. In questo modo, si nascondono dallo sguardo vigile dei predatori. Ma come si adattano i capibara alle stagioni secche e umide? Le sostanze nutritive presenti nelle erbe differiscono tra le stagioni ma questo non è un problema per i capibara. Durante la stagione secca, quando il cibo è meno nutriente, il loro intestino tenue cresce, aiutandoli ad assorbire più sostanze nutritive. Nella stagione umida, l'intestino si contrae, perché la vegetazione è più ricca. Questo tratto digestivo flessibile è la chiave della loro sopravvivenza. E poi c’è la “colazione” che potremmo definire un po’ strana: dopo essersi svegliati al mattino, i capibara fanno spesso uno spuntino con la loro cacca. Digerire il cibo una seconda volta aiuta ad assorbire i nutrienti che non sono stati assorbiti la prima. Perché i capibara sono una parte importante della catena alimentare? Il loro pasto preferito è costituito da erbe e piante acquatiche ma devono stare attenti a giaguari e puma, altrimenti diventeranno loro stessi un succulento spuntino. Purtroppo, come detto, l'uomo sta abbattendo le foreste e convertendo le zone umide per far posto a campi coltivati e allevamenti di bestiame, distruggendo così il loro habitat. Ma non solo. Anche la caccia eccessiva è sempre più una minaccia per la sopravvivenza del capibara.
Il problema della deforestazione colpisce molte aree del Pianeta, ma in particolare quelle che forniscono legname pregiato sono anche più ricche di biodiversità come le foreste pluviali e tropicali. Proprio per questo motivo i capibara, come migliaia di altri animali, rischiano di non avere più una casa dove poter vivere serenamente. Negli ultimi 30 anni la superficie forestale a livello mondiale si è ridotta di oltre 420 milioni di ettari, con un ritmo, che dal 2010, è di circa 4,7 milioni di ettari all’anno. La velocità con cui stiamo consumando le foreste del pianeta è preoccupante, peraltro i dati sulla deforestazione non tengono conto delle aree che ogni anno vengono irrimediabilmente degradate a causa del sovrasfruttamento delle foreste, dell’inquinamento e delle conseguenze di tutti quei disastri, naturali o di origine antropica, originati da eventi climatici, incendi e da conflitti. La situazione è grave non solo per gli alti livelli di biodiversità distrutta, ma anche per oltre un miliardo di persone che vivono in Paesi in via di sviluppo, in condizioni di estrema povertà, strettamente dipendenti dalle risorse di queste foreste. Il tema della conservazione di queste zone è all’interno dei programmi di protezione del WWF da sempre. Il lavoro è grande per combattere l’intenso sfruttamento delle risorse forestali, soprattutto nelle aree del Pianeta di maggiore importanza per la biodiversità. Si tratta di un impegno che non è possibile allentare se si considera il fatto che ogni anno le sole industrie del legname prelevano 1,6 miliardi di metri cubi di materiale.
Il WWF della Svizzera italiana con l’aiuto prezioso delle animatrici e degli animatori organizza durante l’anno le giornate Panda Club. Sono giornate gratuite per bambine e bambini dai 6 ai 12 anni. Un’occasione unica di scoprire le meraviglie della natura, incontrare persone esperte nell’ambito della biologia, divertirsi in compagnia e conoscere animali del territorio.
L’ultima occasione di quest’anno per partecipare sarà sabato 3 giugno a Locarno alla scoperta dei rondoni. In primavera i nostri cieli sono pieni di rondoni, uccelli che assomigliano alle rondini ma molto più veloci. Addirittura, riescono persino a dormire mentre stanno volando.
Ci sarà un esperto di Ficedula che accompagnerà il gruppo in centro città a Locarno fino al Bosco Isolino alla scoperta di nidi, canto e piume. Oltre alla ricerca di questi uccelli ci sarà la possibilità di giocare e ascoltare storie nel Bosco Isolino.
Il ritrovo è previsto alle 8.50 alla stazione di Bellinzona e alle 9.30 alla stazione di Locarno. Dopo una prima escursione osservativa ci sarà la pausa pranzo (pranzo al sacco) e nel pomeriggio attività in natura e racconti con merenda offerta. Il rientro a casa sarà o a Locarno alle 16 o a Bellinzona alle 16.45.
Solo chi conosce e ama la natura è anche disposto a proteggerla. Per questo motivo è importante che i vostri figli e le vostre figlie vivano esperienze entusiasmanti nel verde e imparino a conoscere l'ambiente che li circonda. Esperienze appassionanti come questa giornata. Per iscriversi o ricevere maggiori informazioni: lisa.boscolo@wwf.ch.