La squadriglia acrobatica utilizza i jet F-5 Tiger che la Confederazione vorrebbe smettere di utilizzare alla fine del 2027
La Patrouille Suisse domani compie 60 anni. La formazione di volo acrobatico delle Forze aeree ha entusiasmato gli spettatori in Svizzera e all'estero per decenni. Ma il suo futuro è incerto.
Alla sua costituzione, il 22 agosto 1964, la Patrouille Suisse volava con quattro caccia britannici Hunter. In vista dell'esposizione nazionale di Losanna del 1964 e del cinquantesimo anniversario dell'aeronautica militare elvetica, fu intensificato l'addestramento.
Lo squadriglia acrobatica si è rapidamente fatta un nome, incoraggiata dall'esercito, che ne ha riconosciuto il valore promozionale. I media sono stati sostenitori entusiasti.
La Patrouille Suisse vola con jet F-5 Tiger dal 1995. Per le dimostrazioni vengono utilizzati sei velivoli. A differenza di molte altre squadriglie di dimostrazione, la Patrouille Suisse utilizza un aereo da combattimento impiegato attivamente dalle Forze aeree, spiega sul proprio sito web.
Il futuro della pattuglia acrobatica è oggetto di un acceso dibattito politico. In giugno, il Consiglio nazionale ha bocciato un postulato della sua Commissione della politica di sicurezza che chiedeva al Consiglio federale di presentare un rapporto sull'eventuale mantenimento in servizio degli F-5.
Il Dipartimento federale della difesa prevede di mettere fine all'utilizzazione dei Tiger alla fine del 2027. Alla luce dell'attuale situazione finanziaria della Confederazione, le forze armate vogliono concentrare le spese principalmente su nuovi sistemi.
Secondo un articolo del quotidiano Neue Zürcher Zeitung pubblicato in giugno, gli F-5 costano all'esercito 30 milioni di franchi all'anno. Per mantenerli in servizio, sarebbero necessari investimenti per nove milioni. Inoltre, i costi per il personale e il carburante ammontano a quattordici milioni, sempre all'anno.
Il giorno successivo alla bocciatura del postulato, il consigliere agli Stati Udc Werner Salzmann ha presentato una mozione che chiede il mantenimento della Patrouille Suisse come formazione di velivoli a reazione.
"La Patrouille Suisse non è solo un hobby", afferma, "ma contribuisce alla capacità di difesa e alla forza di deterrenza del nostro Paese". I caccia F-5 svolgono anche un ruolo importante nell'addestramento dei piloti, stando al suo atto parlamentare.
L'abbandono dei Tiger significherebbe la fine della Patrouille Suisse nella sua forma attuale. La squadriglia acrobatica "non sarà più in grado di volare con i jet se il Tiger non ci sarà più", ha spiegato il comandante delle Forze aeree Peter Merz alla radio pubblica svizzerotedesca Srf lo scorso mese di marzo.
Non è ancora chiaro quale forma potranno assumere i futuri spettacoli aerei, ha aggiunto. Una possibile variante è quella di utilizzare l'attuale squadriglia di PC-7, un velivolo a elica.
Gran parte degli F-5 Tiger acquistati negli anni Settanta e Ottanta sono già stati venduti. Qualche anno fa, la marina statunitense ne ha acquistate 44 unità, utilizzate dalle Forze aeree svizzere per la copertura aerea. Oggi gli americani le usano come bersagli per l'addestramento.
L'esercito svizzero dispone ancora di 25 F-5 Tiger, 18 dei quali sono attualmente in servizio. Questi aerei alleggeriscono i compiti della flotta di F/A-18 Hornet e sono utilizzati per rappresentare bersagli, per l'addestramento, come aerei da traino e per voli di prova. Quasi la metà della flotta di F-5 Tiger è utilizzata dalla Patrouille Suisse per le dimostrazioni.
I piloti della squadriglia acrobatica sono attivi sugli F/A-18. Il loro ruolo di piloti di dimostrazione è un'attività svolta in aggiunta alla loro missione principale di mantenere la sovranità aerea e di assicurare il servizio di polizia aerea. Questo dimostra la loro versatilità e il loro impegno per la Svizzera, aggiunge la Patrouille Suisse sul suo sito.