Svizzera

Vincent Ducrot preoccupato dai negoziati con l'Ue

L'apertura di linee ferroviarie internazionali alla concorrenza rischia di avere ripercussioni sull'operatività delle Ffs

Il Ceo delle Ffs
(Keystone)
24 aprile 2024
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Il Ceo delle Ffs Vincent Ducrot teme che le ferrovie internazionali abbiano la priorità rispetto a quelle svizzere nei negoziati con l'Unione europea. La situazione a livello elvetico è pero già satura.

Il mandato negoziale tra Confederazione e Unione europea prevede l'apertura di linee ferroviarie internazionali alla concorrenza. Il problema è che tutte le tratte sono già occupate, ha detto Ducrot in un'intervista pubblicata oggi, mercoledì 24 aprile, da Le Temps.

Sulla tratta Ginevra-Parigi ad esempio, ambita da molte compagnie europee, bisognerebbe togliere un treno per aggiungerne un altro, ha spiegato.

Attualmente, la priorità è data al traffico nazionale e quello internazionale è al secondo posto, ha sottolineato il friborghese. I negoziati con Bruxelles prevedono però una ripresa automatica del diritto europeo e attualmente l'Unione europea vorrebbe uniformare il sistema con priorità ai collegamenti internazionali, ha detto.

Rischio di ‘importare ritardi’

"La seconda enorme preoccupazione che abbiamo, è che il livello di puntualità del sistema internazionale è totalmente differente dal nostro", ha aggiunto Ducrot. Ritardi rischiano quindi di essere importati in Svizzera.

Oggi se un treno tedesco arriva in ritardo a Basilea, "per fare un esempio frequente, lo si ferma e si fa partire un treno di riserva delle Ffs", ha detto il Ceo. "Se domani non si potrà più fare, significherà che il treno in questione accumulerà ritardo, ma soprattutto che farà tardare tutto il sistema nazionale", ha precisato.

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