Vail Resorts, gruppo con sede nel Colorado, rileva, dopo Andermatt e Sedrun, l'84% della società di gestione degli impianti di risalita vallesani
Il comprensorio sciistico di Crans-Montana (Vallese) passa in mani americane: Vail Resorts, gruppo con sede nel Colorado, rileva l'84% della società di gestione degli impianti di risalita, la Société Remontées Mécaniques Crans Montana Aminona, come pure l'80% di SportLife (che gestisce una scuola di sci) e la totalità degli undici ristoranti attivi sul posto.
"Crans-Montana è una destinazione sciistica iconica nel cuore delle Alpi svizzere, con un patrimonio unico, un territorio incredibile, un team appassionato e una comunità dedicata al successo della regione", afferma Kirsten Lynch, Ceo dell'impresa quotata a Wall Street, citato in un comunicato della stessa. "L'acquisizione del comprensorio è in linea con la nostra strategia di crescita che prevede l'espansione della nostra rete di comprensori in Europa, creando ancora più valore per gli ospiti di tutto il mondo".
Il colosso americano, che aveva già rilevato l'anno scorso gli impianti di Andermatt (Uri) e Sedrun (Grigioni), stima che le attività di Crans-Montana abbiano un valore di 119 milioni di franchi. La transazione dovrebbe concludersi durante la stagione sciistica 2023/2024, subordinatamente a determinati consensi da parte di terzi. "Come per Andermatt-Sedrun, crediamo che Crans-Montana abbia un'opportunità unica di crescita futura", si dice convinta Lynch, che guida un'entità che controlla decine di strutture in Nord America e un paio pure in Australia.