Svizzera

Previdenza professionale, il tasso minimo sale all’1,25%

Lo ha deciso oggi il Consiglio federale. La ragione principale: la netta crescita del rendimento delle obbligazioni della Confederazione

Ma l’aumento dell’inflazione compromette la performance del secondo pilastro
(Keystone)
1 novembre 2023
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Berna – A partire dal 1° gennaio 2024 il tasso d'interesse minimo della previdenza professionale aumenterà di 0,25 punti percentuali, salendo all'1,25%. Lo ha stabilito il Consiglio federale nella sua seduta odierna.

Questo tasso, viene ricordato in un comunicato diramato oggi dall'esecutivo, viene corrisposto sull'avere di vecchiaia nel regime obbligatorio secondo la legge federale sulla previdenza professionale per la vecchiaia, i superstiti e l'invalidità (LPP).

Ai sensi della legge, i parametri fondamentali per la fissazione del tasso d'interesse minimo sono in particolare l'evoluzione del rendimento delle obbligazioni della Confederazione e l'andamento di azioni, obbligazioni e immobili.

Migliorato il rendimento di obbligazioni e azioni

L'anno scorso, proprio le obbligazioni della Confederazione hanno fatto registrare un rendimento nettamente in crescita: alla fine del 2021, il tasso d'interesse corrisposto sulle obbligazioni della Confederazione con scadenza a dieci anni era ancora pari a -0,13%, mentre alla fine di settembre di quest'anno si attestava a +1,09%. L'aumento dei tassi d'interesse è considerevole soprattutto nel settore a breve termine. Il tasso di riferimento della Banca nazionale svizzera (Bns) è attualmente pari all'1,75%, ricorda il Consiglio federale.

L'anno scorso, il rendimento sia delle azioni che delle obbligazioni è stato negativo, mentre quest'anno i valori sono nuovamente migliorati. Gli immobili hanno registrato un andamento costantemente positivo.

Va ricordato comunque che l'aumento dell'inflazione e la conseguente perdita del potere d'acquisto stanno attualmente compromettendo la performance del secondo pilastro. Tuttavia, poiché anche i tassi d'interesse sono aumentati, le aspettative di rendimento e la capacità di ristrutturazione degli istituti di previdenza sono migliorate. Nonostante l'andamento sfavorevole dei mercati finanziari nel 2022, con la situazione stabile degli istituti di previdenza e i tassi d'interesse più elevati un lieve aumento del tasso d'interesse minimo è giustificato.

Pareri contrastanti

Lo scorso 4 settembre, anche la Commissione federale della previdenza professionale (Commissione Lpp) si è pronunciata per l'aumento del tasso d'interesse minimo dall'1 all'1,25%. I pareri delle parti sociali erano invece contrastanti. Mentre i sindacati chiedevano il 2%, la Fédération des entreprises romandes (Fer) – ovvero l'organizzazione che rappresenta le imprese romande – e la Società degli impiegati di commercio (Sic) si erano espresse per l’1,5%. L'Unione svizzera dei contadini (Usc) e l'Unione svizzera delle arti e mestieri (Usam) optavano per mantenere l'1%, mentre l'Unione svizzera degli imprenditori (Usi) si era pronunciata per lo 0,75%.