Circa il 90% nel 2022 ha effettuato almeno un viaggio con al minimo una notte di pernottamento. Si tratta di un aumento del 29% rispetto al 2021
Gli svizzeri sono tornati a viaggiare quasi quanto prima della pandemia di coronavirus. Circa il 90% nel 2022 ha effettuato almeno un viaggio con al minimo una notte di pernottamento. Si tratta di un aumento del 29% rispetto al 2021.
Il totale dei viaggi aumenta a 21,1 milioni, quasi lo stesso numero del 2019 pre-pandemico (21,9 milioni), rende noto l'Ufficio federale di statistica. A viaggiare sono stati soprattutto uomini, persone sopra i 65 anni e svizzerotedeschi.
In media ogni abitante in Svizzera si è messo in viaggio almeno 2,6 volte con pernottamento e 8 per una gita di giornata. Il 40% dei viaggi con pernottamento e il 92% delle gite hanno avuto luogo in Svizzera.
Gli svizzeri stanno però spendendo meno: in settembre l'indicatore dei consumi calcolato da PostFinance sulla base dei pagamenti con carta dei suoi clienti è diminuito dello 0,7% rispetto allo stesso mese del 2022.
Se si tiene conto dell'inflazione (1,7% nel mese in esame), la contrazione è ancora più marcata, pari al 2,4%, sottolinea l'istituto in un'analisi odierna. Il dato del nono mese dell'anno segna una svolta, dopo il +2,2% di agosto e il +1,6% di luglio.
Il segnale di debolezza dei consumi arriva inoltre poco prima dei mesi invernali, commentano gli esperti di PostFinance. All'orizzonte sussiste peraltro la minaccia di un'ulteriore considerevole perdita di potere d'acquisto a causa dell'aumento degli affitti, dei prezzi dell'elettricità, delle imposte e dei premi dell'assicurazione malattia.
Ogni mese PostFinance valuta in forma anonima le operazioni di pagamento dei suoi 2,5 milioni di clienti. L'indicatore di consumo così calcolato mostra la variazione della spesa dei consumatori su base annua, aggiustata per tenere conto degli effetti dei differenti giorni di vendita e festivi.