La maggior parte dei settori sta assumendo, ad eccezione di finanza, assicurazioni e immobiliare, che registrano un calo
Le prospettive per il mercato del lavoro svizzero rimangono positive, malgrado la situazione congiunturale tesa. La maggior parte dei settori sta assumendo, ad eccezione di finanza, assicurazioni e immobiliare, che registrano un calo. "Tra le prime dieci qualifiche richieste ci sono il riciclaggio e la gestione dei rifiuti, la gestione degli ecosistemi e della biodiversità, le risorse umane e la cybersicurezza", ha riassunto Jan Jacob, responsabile di Manpower Svizzera, citato in uno studio pubblicato oggi. Secondo il sondaggio, condotto in agosto tra 500 datori di lavoro, il 36% delle aziende intervistate prevede di assumere nel quarto trimestre, mentre il 16% intende ridurre la propria forza lavoro. Un altro 42% non prevede cambiamenti.
La prospettiva netta di assunzione si attesta al 21% per l’ultimo trimestre dell’anno, in calo rispetto al 28% del terzo trimestre, al 26% del secondo trimestre e al 30% del periodo tra gennaio e fine marzo. Tutte le regioni della Svizzera hanno prospettive di lavoro positive, con intenzioni di assunzione particolarmente forti in Ticino (45%) e nella Svizzera centrale (32%). La regione di Ginevra è al 24% e la capitale economica Zurigo al 14%.
Il settore primario è particolarmente sollecitato, soprattutto nei settori dell’energia e del fotovoltaico. Come detto, l’unica eccezione è rappresentata dai settori bancario, finanziario, assicurativo e immobiliare, dove le prospettive sono negative all’8%. "Considerando che l’indagine è stata condotta nel contesto dei rischi geopolitici ed economici, della guerra in Ucraina e delle conseguenze della pandemia, le prospettive di assunzione sono ancora positive", ha sottolineato Jacob.